Morti in ospedale e portati in ambulanza a casa come fossere vivo. Un affare illegale che riguarda il trasporto dei pazienti deceduti in tutta la Campania. Ad occuparsi del business che si sostiene sull'affetto dei cari che vogliono piangere i propri morti riportandoli a casa è Luca Abete. Una pratica completamente illegale, ma a quanto pare e secondo quanto mostrato l'altra sera su Canale 5 da «Striscia la Notizia», totalmente fattibile.
L'inviato di Canale 5 è riuscito a registrare una conversazione tra una donna e alcuni responsabili di un'associazione che si occupa del trasporto dei malati. Un uomo riferiva che era possibile trasportare un paziente morto dall'ospedale a casa ad un costo tra gli 80 e i 300 euro. "Se mi muore qua, noi la vogliamo portare a casa", dice la donna nel video. A questa affermazione scatta, immediata, la risposta. «Chiamate il responsabile, che si mette d'accordo con il medico sopra - dice uno degli addetti dell'associazione -. Pure se muore in ospedale non ci stanno problemi. Firmiamo che è viva e la facciamo uscire viva. Tecnicamente esce morta. Il paziente esce contro il parere dei medici. Questo vi fa la differenza di prezzo: 80 euro per Giugliano se è viva, 300 euro se morta».
Una pratica che non è diffusa solo a Giugliano, ma in molte città della Campania. Per questo, secondo quanto testimonierebbe anche il servizio di «Striscia la notizia», molti preferiscono pagare e compiere un atto illegale pur di non lasciare il proprio congiunto in una sala mortuaria dell'ospedale.