GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Imprenditore ingaggia quattordicenne, molotov e testa di maiale per minacciare un rivale: arrestato

Michele Ferraro di Vico, già in cella, dovrà rispondere di nuove accuse

di Redazione
Imprenditore ingaggia quattordicenne, molotov e testa di maiale per minacciare un rivale: arrestato

Minaccia un ragazzino di 14 anni per indurlo a terrorizzare un altro imprenditore. Sua la regia dietro gli atti intimidatori nei confronti della vittima designata, che gli doveva lasciare campo libero nel settore dell'edilizia. E il ragazzo realizza il suo disegno, lanciando una molotov e una testa di maiale a scopo intimidatorio. Arrestato l'imprenditore, Nicola Ferraro, che ha ingaggiato un ragazzino per portare a termine la sua minaccia di morte. Oggi i Carabinieri della Compagnia di Sorrento, hanno notificato ad un imprenditore 38enne di Vico Equense, già detenuto per altra causa nella in cella a Poggioreale, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta di questa procura della Repubblica, perché gravemente indiziato dei seguenti delitti per aver fabbricato illegalmente una bomba Molotov e averla consegnata al ragazzino. Suo il disegno dell'attentato compiuto dal quattordicenne, non imputabile, che diede alle fiamme un autovettura usando una bomba Molotov l'ottobre scorso. Ma le minacce di morte non finirono lì. Il ragazzino minacciò l'imprenditore edile anche collocando una testa di maiale nel suo cantiere. Le indagini, condotte dai Carabinieri della sezione operativa della compagnia di Sorrento e coordinate da questa Procura della Repubblica, hanno avuto origine da due gravi eventi delittuosi verificatisi in Vico Equense nel mese di ottobre 2020: l'incendio della autovettura del titolare di un'officina meccanica con il lancio di una bomba Molotov e il posizionamento della testa di un maiale, a scopo intimidatorio, in un cantiere edile impegnato nella ristrutturazione di un immobile. Gli accertamenti svolti dai militari operanti nell'immediatezza dei fatti, attraverso l'acquisizione e l'analisi dei filmati dei sistemi di video-sorveglianza pubblici e privati e l'assunzione di informazioni testimoniali, hanno indirizzato gli investigatori verso la riconducibilità dei due episodi ha un individuo di giovanissima età. Nel prosieguo delle indagini, si è pervenuti alla identificazione del ragazzo e all'accertamento della responsabilità dell'imprenditore, attraverso il coinvolgimento, negli stessi, del minore non imputabile e l'induzione di quest'ultimo a commettere i reati, anche mediante la formulazione di minacce in caso di rifiuto.
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23-01-2021 10:45:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA