LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Bufera Consip

Il procuratore di Modena incastra l'ufficiale stabiese: "Scafarto e il colonello Ultimo, spregiudicati e in delirio di onnipotenza"

L'audizione al Csm di Lucia Musti: "Mi dissero: se vuole ha una bomba in mano"

di Redazione
Il procuratore di Modena incastra l'ufficiale stabiese:

Racconta di un ufficiale spregiudicato e in delirio di onnipotenza. Così il procuratore di Modena descrive Gianpaolo Scafarto. L’ufficiale stabiese si sarebbe presentato da lei in compagnia del colonello Ultimo che arrestò Reina. "Se vuole, ha una bomba in mano. Lei può far esplodere la bomba. Scoppierà un casino. Arriviamo a Renzi". Così, in più di un incontro tra Modena e Roma, il capitano del Noe Gianpaolo Scafarto, indagato per falso nell'ambito dell'indagine sul caso Consip, e il colonnello Ultimo si rivolsero alla procuratrice di Modena Lucia Musti.
Sono le frasi riferite dalla magistrata durante l'audizione tenuta il 17 luglio scorso al Csm come riportato oggi da Repubblica, Corriere della Sera e dal Messaggero.
I colloqui, riferisce Repubblica, risalgono alla primavera del 2015: ad aprile di quell'anno, la Procura di Modena aveva appena ricevuto gli atti dell'inchiesta sugli affari della coop Cpl Concordia, aperta dalla Procura di Napoli e poi trasmessa per competenza territoriale nella città emiliana. È la stessa procuratrice a ricostruire i retroscena durante la seduta di oltre due ore e mezza davanti alla prima commissione del Csm.
Nel corso dell'audizione, riferisce il quotidiano, "racconta di aver visto Scafarto e Ultimo particolarmente 'spregiudicati' e come 'presi da un delirio di onnipotenza'". Ma questa mattina dopo le rivelazioni dell’audizione al Csm arriva la smentita di Ultimo. “Non ho mai svolto indagini per fini politici". Il colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo che arrestò Totò Riina, risponde così - interpellato dall' ANSA - a quella che definisce una "campagna di linciaggio mediatico". A proposito del procuratore Musti afferma di non averla "mai forzata in nessuna cosa" e di aver sempre svolto "le indagini che ci ha ordinato con lealtà e umiltà". "Non ho mai parlato di Matteo Renzi né con la dottoressa Musti né con altri", aggiunge.


Puoi ricevere le notizie de IlCorrierino.it direttamente su WhatsApp. memorizza il numero 334 919 32 78 e invia il messaggio "OK notizie" per procedere

15-09-2017 11:14:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA