"Siamo in un luogo dove si sono scritte pagine di storia di Castellammare". E' emozionato Nicola Corrado che ha riaperto le porte alla sede stabiese del Pd. Una prima volta in contemporanea con il tradizionale brindisi della vigilia di Capodanno, che dà anche il via ufficialmente alla campagna elettorale per le politiche alla presenza del Presidente nazionale Orfini. "Che il 2018 sia l'anno in cui vinciamo le nostre sfide personali, ma anche quelle che ci aspettano con le politiche di marzo" esordisce Corrado. Assente il sindaco Toni Pannullo: "Mi ha chiesto l'autorizzazione a non esserci, ma c'è un appuntamento più importante. E' il compleanno del figlio". Nella sala del Pd al corso riecheggia però la posizione del primo cittadino, che ha dichiarato di volere fare una battaglia nel suo partito per un candidato di Castellammare alle prossime politiche. "Sarebbe importante portare a Roma un parlamentare stabiese" afferma questa sera Corrado, dichiarandosi d'accordo con Pannullo. Ma prima di parlare di politica e della città, nella sala commossa, riempita da parlamentari, consiglieri regionali e comunali, il pensiero è andato a Jacopo Petruccione. Morto la vigilia di Natale, il giovane del Pd ha condiviso molti momenti del partito stabiese con i tanti che stasera si sono ritrovati di nuovo nella sede al centro chiusa da più di un anno per morosità. A lui è stato dedicato un minuto di raccoglimento e un applauso commosso. Al fianco del nuovo segretario al suo debutto, Orfini che prima di entrare nella sede ha incontrato, per un veloce saluto, Cavaliere l'imprenditore di Gragnano il cui padre fu ucciso per avere denunciato i camorristi che gli avevano chiesto il pizzo. Poi qualche battuta con Eduardo Melisse, l'ex presidente del consiglio le cui tessere on line sono diventate un caso nazionale. Di seguito, dopo il discorso di Corrado improntato agli affetti: "Il congresso è finito, ora voglia abbracciare tutti anche chi ha fatto una scelta diversa". Sulla falsariga dell'appello all'unità anche l'intervento di Orfini: "E' normale che in una comunità ci si scontri, ma poi le divisioni devono essere superate. Come avviene questa sera che stiamo tutti insieme qui. Il Pd è il partito che in questa fase attaccano tutti, ma solo perchè siamo i più credibili e quelli che hanno la migliore proposta per il Paese" dice Orfini. E quindi, dopo i cin cin, il sipario sulla campagna elettorale si è praticamente già alzato.