Tutta una stagione in 180 minuti.
Sembra il titolo di un film di Dario Argento, mentre invece è il finale del campionato che fino si apprestano a vivere gli uomini di Sarri e i tifosi azzurri; in palio ci sono i 30 milioni del tesoretto Uefa e l'accesso diretto ai gironi di Champions, traguardo neppure immaginabile ad inizio di stagione.
Due partite alla fine, due i punti di vantaggio sulla Roma (che in caso di parità in classifica sarebbe seconda per la classifica avulsa scontri diretti); queste le premesse per lascire tutti con il fiato sospeso quando mancano due giornate alla fine della stagione.
Bisognerà a questo punto andare dritti per la proprio strada e conquistare i sei punti in palio, solo così non si correranno rischi; questo spiega, ma non esistevano dubbio, la scelta di Sarri, schierare per la notturna di domenica a Torino contro i granata i "titolarissimi", guidati dal Pipita che cercherà nelle ultime due gare di riscrivere la storia dei goleador italiani visto che è a solo una lunghezza da Angelillo e a 3 dal mitico Nordhal, nessun dubbiom nessun ripensamento e poco spazio alla fantasia; di contro il Torino di Ventura (il primo allenatore scelto da Aurelio De Laurentiis per la rinascita azzurra) recupera parzialmente Obi Immobile e Acquah che però partiranno dalla panchina e schiererà al centro della difesa Maksimovic per il quale Giuntoli le ha provate tutte ma senza successo.