LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




la kermesse

Il liceo Scientifico “Francesco Severi” arriva secondo al premio nazionale "Dire e contraddire"

Ieri 16 giugno, presso l’auditorium si è tenuta la premiazione della squadra di alunni che ha rappresentato il liceo.

di Redazione
Il liceo Scientifico “Francesco Severi”  arriva secondo al premio nazionale

Giovedi 16 giugno, presso l’auditosi è tenuta la premiazione della squadra di alunni che ha partecipato, classificandosi seconda  su scala nazionale, al Torneo  della disputa “Dire e contraddire”. rium del liceo Scientifico “Francesco Severi” di Castellammare di Stabia,

Dopo i saluti della dirigente, prof.ssa Elena Cavaliere, la dott.ssa. Angela Mazzia, avvocato del Foro di Taranto ed ideatore e referente del comitato tecnico scientifico dello stesso Torneo, ha tenuto una Lectio magistralis sul tema: “L’impegno dell’avvocatura per l’educazione alla legalità delle giovani generazioni”.

A seguire, la premiazione degli alunni Cascone Alice, Cimmino Davide, Cinque Giuseppe, Comentale Raffaele Maria, Esposito Anna Chiara, Esposito Sarah, Gargiulo Maria Pia, Ruggiero Anna, Somma Umberto, Sorrentino Teresa, da parte del Presidente del Coa, avv. Luisa Liguro, del referente Coa, avv. Maria Formisano e degli avvocati   Francesco Savastano, Liborio Di Nola ed Emanuela Esposito.

La disputa si è svolta attraverso quattro competizioni, di cui tre doppie, ad eliminazione diretta ed ha visto in campo sedici città italiane, sedici ordini degli avvocati e trentasette istituti scolastici.

Una sfida importante che, per la prima volta, vedeva coinvolto l’Istituto stabiese, affiancato lungo l’arco di quattro mesi, dall’Ordine degli avvocati di Torre Annunziata e dai tutor scolastici.

Alla base del Torneo, ha spiegato la coordinatrice nazionale, “ci sono le regole della comunicazione”, fondamentali per una costruzione ordinata del discorso che, in “un momento storico in cui la comunicazione sembra avvenire attraverso forme di demolizione del pensiero”, è l’unico strumento per il confronto costruttivo e l’ascolto.  In questo senso l’insegnamento dell’eloquenza può essere un importante momento   di crescita e di emancipazione perché permette il controllo dell’emotività e l’uso equilibrato della parola volta a convincere l’avversario della propria tesi, più che a demolirne il contraddittorio.  Alla fine del percorso, dopo il faticoso lavoro della disputa ed i molteplici dibattimenti, molti dei quali tenuti nelle aule solenni della Corte di Cassazione, i giovani “retori”, più volte elogiati, hanno avuto modo di apprezzare la disputa più che come “momento di s-contro” come “luogo di incontro”.

La dirigente, prof. Elena Cavaliere, ha intuito l’alto valore formativo dell’esperienza e, nell’ambito delle attività legate ai percorsi del Pcto, ha aderito all’iniziativa che, oggetto del Protocollo d’intesa tra il Consiglio Nazionale forense ed il Miur, nasce, appunto, dalla volontà dell’avvocatura di essere vicino ai giovani per insegnare loro a comunicare fuori dalle logiche dello scontro verbale. L’obiettivo del Torneo è, infatti, quello di fornire le tecniche per saper argomentare e controargomentare in maniera efficace, seguendo le regole classiche dell’ethos del pathos e del logos e, in questo campo, gli studenti del Severi hanno dato grandissima prova di sé.


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17-06-2022 13:04:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA