Una lettera al sindaco e ai consiglieri comunali per comunicare la sua decisione. "Rinuncio alla mia indennità da Presidente". A firmare la lettera è Salvatore Ercolano, che dal giorno delle dimissioni di Eduardo Melisse siede al suo posto sulla poltrona più ambita dopo quella del primo cittadino. Il ginecologo prestato alla politica non prenderà quanto previsto sul piano economico per la carica che riveste, in quanto sostituto dell'esponente del Pd dimessosi in seguito ad uno scontro interno al suo partito. Il caso "presidenza" intanto torna di attualità. E' martedì, infatti, la data fissata per presentare le nomination al ruolo, essendo stato convocato il consiglio comunale per mercoledì prossimo. Un ritorno in aula dopo un lungo stop, dai giorni di dicembre dell'approvazione del piano salva-Sint. Secondo quanto stabilito dalle norme l'elezione del presidente deve obbligatoriamente essere inserita nella scaletta dei punti del consiglio comunale. Ma non è detto che per martedì qualcuno avanzi la propria candidatura. In assenza di pretendenti il voto sarebbe rinviato come già accaduto durante l'ultimo appuntamento a Palazzo Farnese. In realtà la maggioranza avrebbe anche evitato il ritorno in aula in un'atmosfera già da campagna elettorale per le politiche di marzo, ma entro mercoledì va approvato il Piano Anti corruzione e quindi l'appuntamento non poteva slittare. Si scoprirà martedì alle 12 se la maggioranza o l'opposizione riusciranno a trovare il nome adatto per fare convergere i propri consensi. Fino a quando non ci sarà un'intesa a rappresentare l'assemblea sarà sempre il ginecologo prestato alla politica.