Il comune fa scattare il piano per imbottigliare le acque minerali. Come aveva annunciato Pannullo nelle vesti di sindaco-imprenditore, il comune parteciperà al bando della Regione Campania per ottenere le concessioni delle acque acidula e della Madonna ormai fuori dal mercato da anni. Dove hanno fallito i privati, ora ci prova il pubblico. Approvata questa mattina in giunta la delibera per dare il via alla partecipazione al bando nelle ultime ore utili. La data di scadenza, infatti, è per lunedì alle dodici. Ma a farsi avanti sarà direttamente il comune e non la Sint, come annunciato in un primo momento. La società che gestisce il patrimonio termale non ha potuto avanzare la sua candidatura non avendo i conti in ordine. In scena, quindi, è entrato direttamente il comune. Esiste già un vecchio piano, ritenuto idoneo dalla Regione ma non finanziato che prevede l’imbottigliamento dell’acqua da realizzare all’interno della struttura che attualmente ospita l’ex camera iperbarica. In realtà c’era anche un gruppo di privati ha chiesto di poter visionare gli impianti per concorrere come Palazzo Farnese, ma all’ultimo momento avrebbe deciso di non gareggiare con l’amministrazione Pannullo. “Il nostro obiettivo è quello di riappropriarci di quel patrimonio delle acque acidule e della Madonna che fanno parte del patrimonio storico e culturale della nostra città. Ottenute le concessioni dalla Regione per il Comune si potrebbe aprire la fase più difficile. Con la Sint fuori gioco andrà trovata la strada per individuare un partner privato disposto ad imbarcarsi nell’avventura sul mercato. Ma questa parte è ancora tutta da scrivere. Per il momento con la delibera di oggi si è dato il via alla fase uno, portando a casa il risultato delle concessioni delle acque minerali.