Manifestazioni di Natale affidate a "ditte amiche". I carabinieri hanno arrestato, nell'ambito di un'indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere, il sindaco di Sparanise Salvatore Martiello, 41 anni, con l'accusa di tentata induzione indebita. I fatti riguardano l'organizzazione delle manifestazioni natalizie del 2017-2018, che era stata prima affidata alla Pro Loco di Sparanise con regolare bando; la procedura, in seguito alla presunte pressioni realizzate da Martiello verso il presidente dell'associazione, fu poi revocata e le iniziative affidate - secondo la Procura - a "ditte amiche" del sindaco. Martiello è finito agli arresti domiciliari su ordine del Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. La vicenda è venuta alla luce grazie alla denuncia di un consigliere comunale di minoranza, che aveva segnalato alcune irregolarità commesse dal Consiglio comunale durante la procedura indetta per l'affidamento delle manifestazioni per il Natale 2017-2018. I militari hanno così scoperto le presunte pressioni realizzate da Martiello verso il presidente della Pro Loco di Sparanise, cui era stata affidata l'organizzazione delle iniziative, affinchè facesse lavorare nell'allestimento delle manifestazioni ditte a lui vicine. Per la Procura il sindaco avrebbe provato in tutti i modi a convincere la vittima ad adeguarsi al suo volere, anche prospettando la mancata esecuzione dell'affidamento. Le pressioni non sarebbero però andate a buon fine, tanto che il sindaco decise di percorrere un'altra strada, quella di revocare il bando con una delibera di giunta e di frazionare le manifestazioni per affidarle alle aziende amiche; ufficialmente la decisione fu presa per ragioni di convenienza economica, ma il costo per il Comune - hanno accertato gli inquirenti - è tutt'altro che sceso, anzi è lievitato, passando dai 16mila euro originari previsti dal bando a quasi 19mila euro (18.732).