LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Il boss Tamarisco ordinò l'esecuzione di mamma coraggio a Torre Annunziata, la verità sull'omicidio di Matilde Sorrentino

Freddata a colpi di pistola per avere denunciato i pedofili del Rione Poverelli

di Redazione
Il boss Tamarisco ordinò l'esecuzione di mamma coraggio a Torre Annunziata, la verità sull'omicidio di Matilde Sorrentino

La uccisero perchè aveva avuto il coraggio di parlare. Morì per avere denunciato quello che il branco di lupi aveva fatto a bambini innocenti. A volere morta la mamma coraggio fu Francesco Tamarisco. Si conclude dopo 14 anni la terribile vicenda in cui perse la vita Matilde Sorrentino. Una esecuzione che fu un chiaro messaggio intimidatorio a quella parte della città che non voleva soccombere alla legge di omertà del clan. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Torre Annunziata hanno dato oggi esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di Francesco Tamarisco, 46 anni, in quanto ritenuto il mandante dell’omicidio di Matilde Sorrentino, avvenuto a Torre Annunziata nella serata del 26 marzo 2004, allorquando la donna, sulla porta della propria abitazione, venne freddata da diversi colpi di pistola, all’età di quarantanove anni. Le immediate indagini consentirono di individuare l’autore materiale dell’omicidio: Alfredo Gallo, pregiudicato, il quale per tale delitto venne arrestato il 30 aprile 2004 dai Carabinieri della Compagnia di ‘Torre Annunziata e successivamente condannato all’ergastolo in via definitiva. L’omicidio della donna rappresentò, alla luce delle complessive emergenze investigative e probatorio, il tragico epilogo di una delle più gravi vicende criminali verificatesi sul territorio di Torte Annunziata, ovvero quella relativa al sistematico abuso e stupro di diversi bambini a opera di una organizzazione di pedofili attiva nel così detto quartieri dei “Poverelli”. I fatti furono compiutamente documentati a seguito della denuncia di tre madri, i cui figli erano caduti nella rete dei pedofili. Tra le denuncianti un ruolo di assoluta protagonista venne assunto da Matilde Sorrentino, per questo detta “mamma coraggio”, le cui dichiarazioni vennero acquisite sia nella fase delle indagini preliminari, sia nelle udienze celebratisi innanzi al Tribunale di Torre Annunziata, all’esito delle quali, con sentenza emessa il 9 giugno 1999, vennero condannati a pesanti pene detentive 17 dei 19 imputati, tra cui TAMARISCO Francesco, poi assolto in appello. Il 26 ed il 27 luglio 1999, nell’arco di appena dodici ore, vennero trucidati a Torre Annunziata, due soggetti ritenuti tra i principali partecipi della turpe associazione dedita al sistematico stupro dei minorenni, Ciro Falanga e Pasquale Sansone nel frattempo rimessi in libertà per decorrenza dei termini di custodia cautelare, benché condannati alla pena di 15 e 13 anni di reclusione. Nel corso delle recenti indagini a carico di Tamarisco, capo dell’omonimo gruppo criminale detto dei “Nardiello”, con base a Torre Annunziata ed operante nell’ambito del traffico dei narcotici, è stata complessivamente acquisita una cifra gravemente indiziaria tanto da ritenerlo il mandante e l’organizzatore dell’omicidio di Matilde Sorrentino. Una morte per imporre la legge del clan. 


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19-10-2018 10:33:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA