E’ stato trovato morto nella sua stanza, appeso con una corda da scalata al letto a castello. A Milano in una casa di periferia, è stato ritrovato così un ragazzo di 14 anni una settimana fa. Prima il sospetto che il giovane, una promessa nel mondo dell'arrampicata, si fosse tolto la vita. Poi la terribile verità emersa dal computer e dal cellulare di Igor dopo che i genitori hanno cominciato a scavare alla ricerca di una spiegazione. Sarebbe infatti rimasto vittima di un gioco terribile che circola sul web: si chiama black out, e prevede che i giovani internauti si comprimano la carotide fino a svenire per soffocamento. Una pratica che online raccoglie migliaia di fan, non solo in Italia, e accompagnata persino da centinaia di video di simulazione. Una morte su cui ora stanno indagando i carabinieri e la Procura di Milano, che avrebbero però trovato nello smartphone del ragazzo numerosi video e riferimenti proprio al folle gioco che circola in rete. A volere diffondere quanto sta emergendo i genitori di Igor, il papà scrive in una lettera: "Fate il più possibile per far capire ai vostri figli che possono sempre parlare con voi, qualunque cosa gli venga in mente di fare devono saper trovare in voi una sponda, una guida che li aiuti a capire se e quali rischi non hanno valutato. Noi pensiamo di averlo sempre fatto con Igor, eppure non è bastato. Quindi cercate di fare ancora di più, perché tutti i ragazzi nella loro adolescenza saranno accompagnati dal senso di onnipotenza che se da una parte gli permette di affrontare il mondo, dall’altra può essere fatale". In attesa dell'esito dell'autopsia su Igor, è scattato il sequestro del video incriminato mediante un ordine «immediato e urgente» agli internet service provider.