GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2024




L'iniziativa

I sindaci a Conte e De Luca: 'C'è chi deve scegliere tra morire di fame o di Covid'

L'appello: 'Aiuti a chi sta male, vicini al collasso'

di Mariella Parmendola
I sindaci a Conte e De Luca: 'C'è chi deve scegliere tra morire di fame o di Covid'

Sanno che "bisogna fermare il virus che corre". Sanno che "molte persone sono costrette a scegliere se morire di fame o di Covid". Sanno che cominciano ad arrivare i primi morti da piangere e di cui addolorarsi con parenti e amici. E chiedono aiuto. Mentre la rivolta a Napoli diventa un caso internazionale, proteste si organizzano a Ercolano, Torre del Greco e la rabbia sale. I sindaci del Vesuviano scrivono al premier Conte e al presidente De Luca: "Andiamo avanti, come meglio possiamo, tuttavia siamo costretti a chiedere misure urgenti per il sostengo alle nostre attività produttive e in modo particolare per il mondo del commercio e della ristorazione, già messo duramente alla prova con il precedente lockdown. Non parliamo di numeri, ma di persone, di interi nuclei familiari costretti a scegliere se morire di Covid o di stenti, di polmonite virale o di fame. Siamo oltre la soglia del sacrificio, oltre la soglia del proverbiale pizzico sulla pancia: siamo all'emergenza". È il testo di una lettera che i sindaci di Cercola, San Giorgio a Cremano, Pollena Trocchia, Ercolano, Portici, Volla, San Sebastiano al Vesuvio, Massa di Somma, Somma Vesuviana, Torre del Greco e Sant'Anastasia hanno inviato nella giornata di ieri, consapevoli che l'annuncio del coprifuoco e lo spettro del lockdown avrebbero potuto innescare la rivolta. Le prime manifestazioni sono di ieri mattina, ma la rabbia verso le istituzioni corre sui social da settimane. "Facciamo ogni giorno i conti con le pochissime forze che abbiamo a disposizione, risorse economiche esigue e ancora di piu' quelle umane, costrette, per la propria ed altrui sicurezza, a limitazioni enormi. Signori presidenti, siamo al collasso. La ricaduta sui settori economici e' pesante, troppo, per fare in modo che le famiglie vadano avanti con serenita'. Siamo consapevoli che il dilagare cosi' incontrollato dei contagi abbia richiesto misure drastiche, comprendiamo perfettamente che vadano stroncate, subito, tutte le occasioni in cui il virus "viaggia" indisturbato, allo stesso tempo chiediamo, pertanto con forza e a gran voce, un piano di aiuto socio-economico alle categorie maggiormente colpite. La solidarieta', che in ogni modo abbiamo espresso loro, non basta piu', le richieste dei nostri cittadini non devono e non possono piu' rimanere inascoltate".
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24-10-2020 10:45:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA