Mattarella parla di Ale ad una platea di ragazzi a Torino. Parole su un "ragazzo pulito" che consolano i genitori la cui vita è stata stravolta dalla morte del loro unico figlio.
"Caro Presidente, desideriamo ringraziarla per le sue parole di tenerezza e vicinanza per il nostro amato Alessandro, il suo tono fermo e determinato non può non farci bene al cuore". I genitori del tredicenne precipitato dalla finestra della sua cameretta a Gragnano affidano la loro risposta agli avvocati Mario D'Apuzzo e Giulio Pepe per pubblicare il loro ringraziamento sulle pagine del Mattino.
Il Capo dello Stato era intervenuto venerdì da Grugliasco, nel Torinese, sulla vicenda di Alessandro durante il suo discorso per l'avvio del nuovo anno scolastico, dicendo: "La morte del giovanissimo Alessandro, a Gragnano, ha colpito e commosso la pubblica opinione. Un ragazzo pulito, esasperato da angherie, insulti e minacce da parte di suoi coetanei. Una vita spezzata dal bullismo. Esprimo alla famiglia di Alessandro la mia vicinanza".
Una riflessione e un cordoglio che hanno colpito Katia e Nello, che in queste settimane hanno affrontato un calvario che li ha portati anche a scoprire l'inferno vissuto da Ale di cui non sapevano niente. «Purtroppo, Presidente, per noi non sarà facile andare avanti e trovare un senso alla nostra vita perché lui era il nostro sole, la nostra esistenza, il nostro unico figlio con una meravigliosa vita da vivere davanti al suo cammino. Non osiamo immaginare cosa abbia provato nel suo cuore per arrivare a tanto e quanto la sua anima fosse turbata dal desiderare di cancellare la sua vita per sempre pur di affievolire il peso che silenziosamente si è portato dentro". Spesso aggiungono i genitori di Alessandro "i ragazzi si chiudono e non è sempre facile riuscire a leggerli nel loro profondo. Tutto ciò deve farci paura. Speriamo e confidiamo nella Legge, perché queste persone non possano reiterare più mietendo altre vittime come il nostro Ale".