Al governo per pochi mesi. Le toccherà portare Pompei al voto di primavera. Traghettare la città dall’ex sindaco Uliano, mandato a casa dai suoi, a chi vincerà le prossime elezioni in uno dei comuni dalla vita politica più densa di manovre e colpi di scena. Problemi che il commissario prefettizio non ha. E’ carica di ammirazione per Pompei Maria Luisa D'Alessandro, che si è insediata il 13 febbraio avvicendandosi al prefetto Donato Cafagna.
Il nuovo Commissario prefettizio ha incontrato l'Arcivescovo della Basilica, Monsignore Tommaso Caputo, ed il Soprintendente degli Scavi, Massimo Osanna. "Al più presto incontrerò associazioni di categoria e di cittadini per collaborare nell'amministrazione di questa città unica al mondo" ha detto il commissario prefettizio di Pompei.
"Sono una persona di fede e considero questa mia destinazione come un dono della Provvidenza, poiché ritengo che la Madonna del Rosario sia potentissima- ha aggiunto D'Alessandro - Questa città è un miracolo, non intendo in senso religioso".
Il commissario D'Alessandro ha reso noto che è andata a leggere i documenti storici del Comune, soffermandosi sulle testimonianze relativa alla nascita di Pompei da un' idea di solidarietà del beato Bartolo Longo il quale fece sorgere opere per i figli dei carcerati e case per gli operai.
"Ha del miracoloso, inoltre, che un insediamento romano sepolto dal Vesuvio nel 79 dopo Cristo e poi riportato alla luce - aggiunge il Prefetto - oggi attragga circa 3 milioni di persone che, aggiunti ai 2 milioni di fedeli diretti al Santuario, fanno 5 milioni di turisti ogni anno. Credo che bisogna lavorare con onestà, forza, energia intellettuale per superare questo periodo di crisi e far progredire questa città straordinaria".