LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




L'inchiesta

Guai per i vertici del clan Cesarano, padre e figlio accusati di estorsione: imprenditore costretto a pagare il pizzo per anni

Arrestati Luigi Di Martino, il figlio Gerardo, Raffaele Belviso e Aniello Falanga

di Redazione
Guai per i vertici del clan Cesarano, padre e figlio accusati di estorsione: imprenditore costretto a pagare il pizzo per anni

Il boss che decide chi deve pagare e condanna imprenditori a finanziare il clan per anni e tre dei suoi uomini che eseguono. Nuove accuse per i vertici del clan Cesarano. Terrore di imprenditori e commercianti tra Castellammare e Pompei Gigino Di Martino, attuale reggente detto o profeta e il figlio Gerardo, considerato il gestore degli affari economici e dell’usura per la cosca, finiscono nei guai per l’estorsione ai danni di un imprenditore. La polizia di Pompei ha notificato al capo della cosca con il figlio e altri due complici un'ordinanza di custodia cautelare in carcere - emessa dal gip di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica - con l'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore dell'area Vesuviana. Se Gigino o profeta era già in carcere, la cella si è aperta invece per il figlio Gerardo, Raffaele Belviso di Ponte Persica con precedenti di droga e Aniello Falanga.
Dalle indagini è emerso che la vittima da anni era costretta a pagare il pizzo al clan che con il passare del tempo sono diventate sempre più esose e frequenti. Gli arresti di oggi dimostrano il dominio del clan sulla periferia di Castellammare e quella di Pompei a distanza di pochi giorni dagli arresti di altri esponenti dei Cesarano che avevano provato ad imporre con la forza assunzioni ad un altro imprenditore di Castellammare. 


Puoi ricevere le notizie de IlCorrierino.it direttamente su WhatsApp. memorizza il numero 334 919 32 78 e invia il messaggio "OK notizie" per procedere

01-08-2017 12:02:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA