Striscioni e dediche. Gragnano non dimentica il "gigante buono" morto a 23 anni per il Covid. Una vita spezzata per il virus. Il suo ricordo invece resta vivo nel cuore di tutti. Sono passati poco più di tre mesi dalla scomparsa di Vincenzo Ferraro, ma i suoi amici continuano a ricordarlo con grande affetto. Oggi Vincenzo avrebbe compiuto 24 anni e per il suo compleanno Gragnano si mobilita. “Canta e carica anche da lassù, auguri fratello gialloblù”, recita uno striscione del gruppo di amici del suo quartiere, quello del Trivione, con cui condivideva la sua sfrenata passione per il Gragnano Calcio. Altri ancora ricordano aneddoti affettuosi con maschere sorridenti e buffe, per schernire quel virus che ha deciso di portarlo con sé. “So che il paradiso ora ha l'angelo più carnale. Questo sei tu. Buon compleanno carnalò”, scrive una sua amica. Tanti sui social hanno ricordato Vincenzo, conosciuto da tutti in città e che non è riuscito a sconfiggere il nemico più importante, quel virus che ti taglia il respiro. Dopo aver contratto il covid, fu trasferito prima al Cotugno poi al Monaldi a Napoli, ma non ci fu nulla in grado di potergli salvare la vita. Una morte che ha sconvolto un’intera comunità. La stessa che ancora oggi lo ricorda teneramente. Una delle vittime più giovani del virus.
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