Montagna in fiamme per una notte a Gragnano. La consigliera regionale, Annarita Patriarca, attacca le operazioni di intervento segnalando ritardi: "Ieri Gragnano è andata a fuoco. Ieri Caprile è andata a fuoco. Tra le lentezze burocratiche e i divieti previsti per legge se non ci fossero stati i volontari dei nuclei locali della protezione civile ma soprattutto il coraggio e la determinazione dei ragazzi del posto oggi dovevamo fare i conti con danni incalcolabili". Sono stati i volontari della Protezione civile ad aiutare i contadini a mettere in salvo gli animali mentre le fiamme si avvicinano alle case coloniche e alle stalle. A rallentare i soccorsi la presenza dei fili dell'alta tensione che hanno impedito agli elicotteri di alzarsi in volo fino a questa mattina. Le fiamme sono state definitivamente spente in mattinata. "In circostanze così drammatiche ritengo che non dovrebbe esserci alcuna regola o norma che possa scavalcare la necessaria tutela dell’incolumità delle persone. Mi indigna la supponenza e l’immobilismo di chi per il rispetto di regole e protocolli non è andato immediatamente in aiuto a chi pure avventatamente e a rischio della vita ha cercato di proteggere i propri animali e la propria terra, fonte di sostentamento per tante famiglie. Non possiamo far finta che non sia successo nulla, andremo fino in fondo alla vicenda per accertare se ci siano state responsabilità nei ritardi".
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