Risponde con un anno di ritardo. Ozpetek porta a teatro l'anno scorso la sua storia sull'omosessualità diventata un successo internazionale con il film Mine Vaganti. Ma in questo caso al posto delle Puglia sceglie Gragnano. "Mi serviva un paesino dove il coming out facesse scandalo" ha dichiarato già nell'aprile 2022.

Il sindaco di Gragnano ha, però, replicato ieri. Accorgendosi in ritardo della scelta del regista a cui cambia nazionalità "tra i più importanti italiani". E, invece, è turco. 

"Fare coming out uno scandalo? Lo invito a trascorrere qualche giorno qui, a soffermarsi tra la gente, ad ammirare lo stile di vita, le bellezze, le tradizioni, la cultura e la straordinaria accoglienza dei gragnanesi” dice d'Auria.

“Ho appreso che Ferzan Ozpetek, uno dei più importanti registi italiani, ha scelto di ambientare la trasposizione teatrale di un suo film di successo ‘in una cittadina tipo Gragnano o lì vicino, in un posto dove un coming out ancora susciterebbe scandalo’. Un’uscita infelice, un pregiudizio che non rende merito alla nostra città e ai cittadini gragnanesi”. Così Nello D’Auria commenta le parole del regista.

“Gragnano è una città libera, una città inclusiva, una città che non discrimina, una città che accoglie. - prosegue il sindaco D’Auria - E trovo francamente inaccettabile che passi quest’idea totalmente fuorviante e distorta della nostra città.

Invito pertanto Ozpetek a trascorrere qualche giorno a Gragnano, a soggiornare qui, a soffermarsi tra la gente, ad ammirare lo stile di vita, le bellezze, le tradizioni, la cultura e la straordinaria accoglienza dei gragnanesi. - conclude il primo cittadino - Sono certo che cambierà idea in fretta e che magari troverà spunto per qualche altro capolavoro, incentrato sulla bellezza di Gragnano e non certo su questi sterili, superficiali e ancestrali pregiudizi”.