Cimmino prova a blindare Gragnano. Troppi casi e la presenza della variante inglese che fa correre ancora di più il virus. "Due giovani morti in quindici giorni" scrive aggiornando il bilancio delle vittime del Covid salito a quindici.
Chiuse piazze e luoghi di incontro. Contingentati gli ingressi ai supermercati. E anche al cimitero. Stesso discorso per le messe. In chiesa potrà entrare il 40% in meno dei fedeli rispetto a quanto stabilito dalle norme nazionali. La stretta fino al 14 marzo.
In una giornata di lutto per la morte di Covid di Francesco Cesarano, titolare di un'azienda di infissi a conduzione familiare, scomparso a 55 anni, Cimmino striglia "i virologi locali" e chiude tutto. Anche nei giardini pubblici non si potrà più andare. Sospesa l'attività del mercato rionale. Tentativi per fermare l'epidemia che fa più paura di prima.
Il primo cittadino si è scagliato contro i “virologi della città” parlando dell’estrema pericolosità del momento: “A dispetto di chi nega ancora la pericolosità del virus dico che è il momento di mettervi da parte, lo dico a gran voce da massima autorità sanitaria della nostra città e da medico – così il sindaco Paolo Cimmino -. Abbiate rispetto del duro lavoro che ogni giorno viene messo in campo per tutelare la salute di tutti. Abbiate riguardo di tutte le vittime e di tutti coloro che in queste ore stanno combattendo la malattia. Il contagio avviene spesso per imprudenza e negligenza di chi dovrebbe rispettare le norme comportamentali scritte per contenere la diffusione del contagio. Se c’è una vittima spesso accade per l’irresponsabile e strafottente comportamento di chi avrebbe dovuto assumere precauzioni e non l’ha fatto”.
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