GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




il punto di vista

Gragnano. Cede costone del Monte Pendolo: “Recuperare sistema di mitigazione, rischiamo una catastrofe”

L’allarme del geologo Ciro Minopoli: “Può ricapitare, servono lavori urgenti per mettere in sicurezza i cittadini”

di Marco De Rosa
Gragnano. Cede costone del Monte Pendolo: “Recuperare sistema di mitigazione, rischiamo una catastrofe”

“Recuperare e mantenere efficiente il sistema di mitigazione del rischio idraulico sul Monte Pendolo. Quanto accaduto nelle ultime ore non è stato un caso. In futuro potremmo non essere così fortunati, si rischia una tragedia”.

E’ l’allarme lanciato dal geologo Ciro Minopoli sulla frana che ieri ha interessato il Monte che sovrasta Gragnano e che ieri ha rischiato di travolgere numerose famiglie. Una colata di fango e detriti che ha causato notevoli disagi alla circolazione, mettendo in evidenza il fragile equilibrio idrogeologico dell'area dei Monti Lattari. Le piogge intense che hanno colpito la zona nelle ultime ore hanno provocato il cedimento di parte del versante montuoso, interessato da un grosso incendio l’11 agosto scorso e destando non poche preoccupazioni per la tenuta del territorio nei prossimi giorni, con le precipitazioni previste che potrebbero aggravare ulteriormente la situazione. Al momento sono 39 le persone sgomberate. Hanno lasciato le case, su ordinanza del sindaco Nello D’Auria, perché giudicate a rischio.

La zona dei Monti Lattari è da tempo al centro di studi e monitoraggi per il rischio idrogeologico, e il geologo Ciro Minopoli ha recentemente lanciato un preoccupante allarme. Minopoli, che per oltre dieci anni si è occupato di mitigazione del rischio idraulico nell’area, ha sottolineato come gli incendi che hanno devastato la vegetazione negli ultimi anni abbiano distrutto i canali naturali e artificiali utilizzati per far defluire in modo controllato le acque piovane. Questi sistemi, vitali per prevenire fenomeni come frane e smottamenti, sono ora gravemente compromessi.

"Le piogge di questi giorni sono solo un sintomo di un problema più grande", ha dichiarato Minopoli. "Gli incendi hanno danneggiato irreparabilmente i canali di deflusso e ora le acque piovane, non trovando vie d’uscita, si accumulano sui pendii già instabili, causando frane e cedimenti improvvisi. È necessario intervenire rapidamente per rifunzionalizzare questi sistemi, altrimenti ci troveremo di fronte a disastri sempre più frequenti”.

Secondo Minopoli, l’unica soluzione per evitare ulteriori disastri è un massiccio intervento di recupero e rifunzionalizzazione del sistema di mitigazione del rischio idraulico. "È fondamentale ripristinare i canali e le vie di deflusso, rafforzare i versanti montuosi e implementare nuovi strumenti di monitoraggio. Solo così potremo sperare di proteggere il territorio e le persone che vi abitano".

L’allarme lanciato dal geologo non può essere ignorato. Le prossime piogge potrebbero infatti peggiorare ulteriormente la situazione e trasformare il fragile equilibrio dei Monti Lattari in un pericolo imminente per tutta la zona. Occorre quindi un impegno coordinato tra enti locali, esperti e istituzioni per mettere in sicurezza l'area e garantire che eventi come quello di ieri non siano il prologo di un disastro annunciato.


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Il fatto   
12-09-2024 21:37:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA