La sua galleria d'arte al centro di Gragnano era un punto di riferimento per tanti. La città a lutto per la morte di Salvatore Cesarano. Costretto su una sedia a rotelle è stato per decenni un esempio nel mondo della cultura del napoletano. Prima come impresario e organizzatore di eventi, poi come titolare della sua galleria, che esponeva anche i quadri che lo stesso imprenditore dipingeva.

Da questa mattina tanti i messaggi di dolore e di cordoglio per la sua scomparsa. E anche attestati di vicinanza per la moglie Lisa al suo fianco nelle difficoltà e nei momenti di maggiore soddisfazione. Uno in particolare il ricordo descrive i momenti della sua vita professionale e privata: "Un grande manager di spettacoli, poi artista raffinato, poi consolidata dal progetto nel quale abbiamo creduto insieme 10 anni fa, quello di portare la musica a Gragnano, la sua città. Stima e affetto reciproco, lui aveva ancora entusiasmo e sorrisi nonostante il Padreterno avesse deciso che doveva soffrire e lottare per vivere, condannato su di una sedia a rotelle. Salvatore stavolta non ce l'ha fatta".

L'ha malattia che se l'è portato via oggi ha lasciato tutti affranti nella sua città: "Io sono troppo addolorato e non ho parole. I miei pensieri penso li abbia tradotti bene in parole Flora nella lettera che ha scritto stamattina a Lisa, sua moglie "condottiera" che ha lottato e combattuto con lui sempre, senza mai lasciarlo da solo, e che il destino ha voluto invece allontanarla dall' ospedale in cui il suo uomo si spegneva. Lisa cara, Salvatore non meritava tutto quello che ha patito nella sua vita e tu non meritavi di soffrire così tanto fino alla fine. Sarà il tuo Angelo per sempre Lisa e ti sorreggera' in questa ennesima prova, la più terribile. Dopo esserti occupata e preoccupata per lui per tanti anni".