SABATO 23 NOVEMBRE 2024




La manovra fiscale

Governo: le principali novità della manovra da 37 miliardi inviata all'Unione Europea

Pensioni, reddito di cittadinanza, flat tax, no all'aumento dell'Iva e pace fiscale, questi gli obiettivi del governo giallo-verde.

di Redazione
Governo: le principali novità della manovra da 37 miliardi inviata all'Unione Europea

"L'Italia è uno dei paesi fondatore Ue e contributore netto: forte di questa posizione andiamo a Bruxelles con una manovra economica di cui siamo orgogliosi e su cui vogliamo dialogare senza pregiudizi. L'austerity non è più percorribile" con queste parole il premier Giuseppe Conte  invia e raccomanda all'Europa la manovra del Governo in vista del prossimo Consiglio europeo del 18 ottobre.

Queste le principali novità:

IVA, il primo impegno del contratto di governo è la sterilizzazione degli aumenti che sarebbero dovuti scattare il primo gennaio 2019 per un valore di 12,5 miliardi.
Superamento della legge Fornero; con l'obiettivo di garantire la possibilità di andare in pensione a chi tra età e contributi arriva a "quota 100", probabilmente partendo dalla combinazione 62-38.
Il costo stimato è di 7 miliardi di euro e dovrebbe partire a febbraio.
Reddito e pensioni di cittdinanza, la bandiera della campagna elettorale M5S su cui il governo investirà circa 9 miliardi (di cui 2,6 da attingere dalle risorse già stanziate per il Rei)  e a cui aggiungere un ulteriore miliardo destinato al rafforzamento dei centri per l'impiego, con la partenza del provvedimento prevista per marzo 2019. L'assegno da 780 euro, secondo quanto annunciato finora, verrà caricato sul bancomat, con una sorta di monitoraggio degli acquisti. Il sostegno sarebbe garantito solo a patto di frequentare corsi di formazione e di prestare 8 ore a settimana di lavoro socialmente utile. Il reddito verrebbe meno dopo il rifiuto di tre offerte di lavoro, ma con una specifica "geografica", con l'obiettivo di non penalizzare cioè chi non accetterà come prima offerta un'occupazione al di fuori della propria città o Regione.
Pace Fiscale al 20% con un tetto di 100 mila euro. Il decreto fiscale caro alla Lega, collegato alla legge di bilancio stabilisce un'aliquota al 20% per sanare il pregresso di chi ha già presentato la dichiarazione dei redditi. Sarà prevista l'opzione di dichiarazione integrativa ma con la possibilità di far emergere fino ad un massimo del 30% in più rispetto alle somme già dichiarate e comunque con un tetto di 100.000 euro per periodo d'imposta; inoltre con l'obiettivo di ridurre il contenzioso, si potranno sanare le liti con il fisco pagando senza sanzioni o interessi il 20% del non dichiarato in 5 anni in caso di vittoria del contribuente in secondo grado (o il 50% in caso di vittoria in primo grado). Infine con la rottamazione ter delle cartelle Equitalia saranno cancellati sanzioni e interessi, dilazionando i pagamenti in 5 anni per complessive 20 rate  con lo stralcio delle minicartelle sotto mille euro accumulate dal 2000 al 2010.
Il taglio delle pensioni d'oro (altra bandiera dei pentastellati) sopra i 4.500 euro netti al mese nella parte di assegno non coperta dai contributi pagati porterà nelle casse dello Stato un miliardo di euro nell'arco di un triennio.
Flat tax,  il forfait che esiste già al 15% per i professionisti con ricavi fino a 30.000 euro e per le altre categorie con ricavi fino a 50.000 euro. L'obiettivo caro alla Lega è quello di estenderlo alla platea di autonomi, Snc, Sas e Srl che optano per il regime di trasparenza con ricavi fino a 65.000 euro. Dai 65.000 ai 100.000 euro si pagherebbe un'addizionale del 5%, infine  tutte le start up e le attività avviate dagli under35 godrebbero di un supersconto del  5%.
Nella manovra aumenta la tassazione sul gioco d'azzardo, ma arrivano anche le norme per chiudere il pregresso sulle sigarette elettroniche che negli obiettivi consentirebbe di salvaguardare migliaia di posti di lavoro nel settore.
Infine la novità è l'arrivo di un secondo decreto, che scorpora dal dl fiscale norme altrimenti non omogenee. Il dl rinominato "taglia scartoffie e leggi inutili" cancella oltre 100 adempimenti per le imprese" e ingloba misure per garantire una Rc auto "più equa"; per sancire l'incompatibilità tra ruolo di governatore regionale e commissario alla sanità "per non avere più casi De Luca"; per bloccare i pignoramenti della casa per chi ha crediti verso la P.a. (norma Bramini) e per bloccare "i medici furbetti che aumentano la lista di attesa per l'intramoenia". 


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16-10-2018 10:46:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA