LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




L'iniziativa

Golfo di Napoli, stop agli incidenti arriva un patto per la sicurezza

Arriva la formazione obbligatoria per chi guida barche e yacht

di Redazione
Golfo di Napoli, stop agli incidenti arriva un patto per la sicurezza

Stop incidenti in mare, il golfo di Napoli si prepara alla stagione turistica con una serie di novità sulla sicurezza delle barche a noleggio e in generale delle imbarcazioni che solcano i mari napoletani. In questa ottica di prevenzione, le società Yacht & Tours e Thesi S.r.l. hanno unito le forze per garantire la sicurezza in mare, attraverso un innovativo strumento di formazione obbligatoria per i noleggiatori di yacht e barche turistiche (natanti senza patente). Il software sviluppato da Thesi permette ai locatari di accedere alle informazioni necessarie, completare i test e ricevere un certificato di frequenza conforme alle nuove normative.

"Questa collaborazione è fondamentale per garantire la sicurezza in mare e permettere alle società di locazione di verificare la preparazione dei propri clienti," afferma Alessandro Palumbo di Yacht & Tours, la piattaforma italiana di noleggio che opera in tutti i mari del mondo, partendo dal golfo di Napoli. I locatari potranno ottenere le informazioni obbligatorie direttamente dal sito di Thesi, seguendo le disposizioni del Decreto del Presidente della Repubblica 19 luglio 2022, n. 148, che introduce nuove regole per la sicurezza della navigazione e della vita umana in mare.

Grazie a questa iniziativa, si vuole prevenire futuri incidenti in mare e promuovere una cultura della sicurezza tra gli operatori del settore. Yacht & Tours e Thesi S.r.l. continuano a lavorare insieme per offrire strumenti innovativi che migliorino la preparazione e la consapevolezza di chi naviga, contribuendo così a rendere il mare un luogo più sicuro per tutti.

Ma quali sono le cause di incidenti in mare o – in situazioni più gravi – di naufragio? Il caso fortuito, inteso come tutte le circostanze casuali, non modificabili e non prevedibili (come ad esempio l’urto contro un corpo sommerso o semisommerso) che origina l’11,28% dei fattori causali. Le carenze strutturali o le avarie a macchine o apparati di bordo (compresa la propulsione) riguarda l 8,90% dei sinistri annuali e del 10,55% degli incidenti.

Si mette in evidenza inoltre che nel periodo pre-pandemia il fattore causale attribuito all’errore umano risulta, nel 36,28% dei casi da imprudenza, nel 34,26% dei casi da negligenza e nel 26,98% da imperizia del conduttore / comandante dell’unità navale.

Tra le cause di incidente ricadono chiaramente anche episodi di cattivi comportamenti, o bad practices, che, a seguito di inchieste dell’Autorità marittima o di analisi tecnica interna al MIT, sono stati ritenuti più frequentemente all’origine degli eventi più gravi.

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09-05-2024 14:35:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA