Condannato a quattro anni. Sorpreso di notte sul Viale Europa girava in auto con una pistola nascosta nella cintura. Processato per direttissima, Giovanni Lambiase Grimaldi è un volto che le forze dell’ordine conoscono da tempo. Fermato ad un controllo da una pattuglia dei carabinieri,dalla perquisizione è risultato che portava nascosta nella cintura un’arma da guerra, già pronta a sparare. I carabinieri della stazione di Castellammare, agli ordini del maggiore Donato Pontassuglia, hanno arrestato il pregiudicato del quartiere Cmi che nell’arco di 48 ore è stato anche giudicato. Il verdetto è arrivato ieri pomeriggio, accolte le richieste dell’accusa. A pesare anche il passato dello stabiese che nella sua storia ha incasellato più di un problema con la giustizia. Il cinquantenne stabiese era già stato scoperto nel 2008 con delle cartucce nascoste a casa, mentre nel 2000 fu arrestato, dopo un periodo di latitanza per una rapina in cui, invece, fu preso il complice. L’accusa più recente è del 2010, con una condanna a due anni per traffico di droga. Considerato vicino al clan Cesarano del Ponte Persica, questa volta è stato trovato con una pistola semiautomatica calibro 45 hp con matricola abrasa, il colpo in canna e 5 cartucce nel caricatore e 7 di quelle solitamente in dotazione alle forze dell’ordine.
Sale la preoccupazione in città per la frequenza con cui a Castellammare sono ritrovate armi, nascoste in quartieri a rischio come Moscarella o il centro antico. Intensificati i controlli in tutta la città, questa volta è toccato a Lambiase Grimaldi pagare il conto salato dei suoi giri notturni con una pistola pronta a colpire.