GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Giovanni ucciso per avere difeso l'amico, i due quindicenni restano in cella

Gli accusati: 'Siamo innocenti' ma il giudice non ci crede

di Redazione
Giovanni ucciso per avere difeso l'amico, i due quindicenni restano in cella

Avevano i vestiti sporchi di sangue. I testimoni li hanno riconosciuti. I due quindicenni dicono di essere stati vittime di una rapina e di non avere avuto il coltello. Il giudice non gli crede: "Solo un modo goffo di difendersi".

Restano in carcere. I due 15enne accusati di aver ucciso Giovanni Guarino e di aver ferito gravemente il suo amico Nunzio Abbruzzese resteranno dietro le sbarre. Così ha deciso il giudice, nell’udienza di convalida del fermo.

Secondo il magistrato le prove raccolte a loro carico sono sufficienti a ritenerli direttamente coinvolti nel terribile omicidio alle giostre del quartiere Leopardi a Torre del Greco. 

Nel corso dell’udienza i due hanno spiegato di essere estranei ai fatti e, anzi, di essere stati vittime di una rapina e di un’aggressione per un orologio e una collana di valore che indossava uno dei due minorenni. Una versione che però non ha convinto i magistrati che hanno disposto il trasferimento dei 15enni al carcere di Nisida. 


Nel frattempo continuano le indagini per ricostruire l’accaduto, attraverso l’analisi dei sistemi di sorveglianza e al racconto dei testimoni oculari presenti al momento della tragedia. “L’amico di Giovanni scampato alla tragedia ha riferito al pm di non essere in grado di descrivere chi avesse il coltello e chi si è reso autore dell’aggressione" dice l'avvocato Porcelli che difende i ragazzi.

Nunzio al contrario ha raccontato di avere cominciato a litigare con uno dei due ragazzi arrestati. Tutto per uno sguardo di troppo. Giovanni è accorso in suo aiuto. Il ragazzo di 19 anni è morto per difendere l'amico. E i due accusati restano in cella. 


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14-04-2022 08:08:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA