GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




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Gioco Pubblico: il settore spera in una Legge Delega equilibrata e risolutiva

Da anni il comparto del gioco legale sta aspettando una soluzione uniforme e ora tutti gli occhi sono puntati sulla Legge Delega del Ministero dell’Economia e delle Finanze

di Redazione
Gioco Pubblico: il settore spera in una Legge Delega equilibrata e risolutiva

Da anni il comparto del gioco legale sta aspettando una soluzione uniforme e ora tutti gli occhi sono puntati sulla Legge Delega del Ministero dell’Economia e delle Finanze

In attesa dell’agognata Legge Delega sul Gioco Pubblico, riemergono alcuni annosi temi che, nonostante alcuni tentativi di risoluzione, non sembrano essere stati appianati; quantomeno, questo è ciò che emerge dalle diverse voci dei vari rappresentanti del settore.

I due punti più delicati su cui il settore del gioco pubblico deve fare particolare attenzione a mantenere un giusto equilibrio sono quelli riguardanti il gioco illegale e il gioco d’azzardo patologico (GAP).

Sono in molti a ritenere che, nella normativa attuale, non siano presenti soluzioni adeguate ed efficaci, con pericolosi risvolti per gli utenti. 

La deriva del gioco illegale è sicuramente l’aspetto che, fra i due, che balza più spesso agli onori della cronaca – di pochi mesi fa la notizia del coinvolgimento di una sala scommesse stabiese in un cospicuo giro internazionale di puntate illegali –, rispetto al più silente, ma certamente non meno pericoloso, problema legato alle ludopatie.

In questo secondo caso, le persone si trovano spesso sole ed emarginate, segnale che le attuali misure previste non siano del tutto efficaci. Sul punto, gli esperti del settore concordano che la migliore soluzione sia quella della formazione, affiancata a quella correttiva: bisogna partire dai giovanissimi, fornendo elementi conoscitivi che li aiutino a capire con cosa hanno a che fare e quali siano i segnali da tenere monitorati per intervenire in tempo sul problema. Qualche mese fa, in occasione dell’evento Giocobyte, la psichiatra Monica Petrosino ha osservato come il gioco doni piacere e dunque, come ogni forma di piacere, possa dare dipendenza la sua continua ricerca.

La stessa Petrosino si è però chiaramente schierata contro il proibizionismo, ritenendolo sbagliato, e sottolineando invece come siano ancora poche le risorse stanziate, a livello statale, per le patologie derivanti dal gioco d’azzardo.

Circa la sostanziale inutilità del proibizionismo concordano in parecchi esperti del settore, come emerso dal recente webinar raccontato dalla redazione di SlotMania: al momento le normativa appare incoerente e, piuttosto che regolamentare il gioco legale, sembra volerlo celare. 

L’avvocato Cardia - esperto nel settore e Presidente dell’Associazione Concessionari di Giochi Pubblici - fa un’analisi di alcune misure normative, rilevando come siano di fatto inapplicabili e lascino ampio spazio alla proliferazione del canale illecito, col rischio di un balzo all’indietro di quasi trent’anni: la differenza è, però, che nell’epoca attuale la situazione è ben differente. 

L’esponenziale diffusione del gioco online cambia, infatti, le carte in tavola: chiudere, o cercare di nascondere, l’offerta fisica, oggi più che mai non risolve il problema. Rischia, invece, di spingere sempre più giocatori alla ricerca di soluzioni alternative, talvolta non regolamentate (a fronte di 400 siti di gioco online legale, ne sono stati bloccati ben 1.037 illegali) e che quindi non prevedono alcuna tutela per l’utente.

È quindi auspicio dei vari stakeholders del settore che la nuova Legge Delega s’imponga di risolvere le incoerenze dell’attuale normativa, implementando le misure necessarie a un corretto bilanciamento di un comparto di cui, seppure controverso, non si può ignorare o nascondere l’esistenza.


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19-07-2022 15:25:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA