VENERDÌ 18 OTTOBRE 2024




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Giochi: il calo del retail ha prodotto l’aumento del gioco online

Dal 2012 al 2019 il gioco fisico è cresciuto solo dell'1,7 percento, l’online ha superato il 13: scopriamo perchè.

di Redazione
Giochi: il calo del retail ha prodotto l’aumento del gioco online

Il ritorno alla normalità vale per tutti i settori e, finalmente, anche per quello del gioco. La pandemia come è noto ha rovinato i piani di una filiera in ascesa, quantomeno sul fronte del gioco fisico, mentre l’online ha superato i suoi storici limiti.

Fatto sta che nel corso della Sigma Week di scena a Mantova si è tornato a parlare di gioco, con un panel apposito organizzato da GiocoNews: “Nuovo marketing nella nuova normalità del gioco” – il titolo del summit, che ha visto al centro del dibattito molti argomenti. A moderare Mauro De Fabritiis, CEO di MDF Partners. Al centro del dibattito dinamiche di gioco in tempo di pandemia, ricavi attuali e prospettive future. Non è mancato un focus sul gioco illegale, cosa che ha richiamato l’attenzione su una riforma generale e necessaria del gioco tutto, che investa anche il campo della pubblicità.

Il primo dubbio da risolvere è il seguente: quando il gioco tornerà ai livelli del 2019? Come si sa i ricavi dell’ultimo biennio sono stati nettamente inferiori rispetto a quelli dell’ultimo anno prima della pandemia. Ad influenzare i dati ci hanno pensato le varie restrizioni, non ultime quelle legate agli accessi nelle sale. Un fatto che ha portato a galla i limiti dell’offerta e della domanda: il calo del retail ha prodotto l’aumento del gioco online, spinto anche da un efficace apparato di marketing: quello dei bonus benvenuto proposti dai casinò, per esempio, è una delle strategie destinato a rimanere anche nel futuro più lontano del gambling. Come da previsione, per tornare ai livelli record del 2019, si dovrà attendere quantomeno la fine del 2022, se non i principi del 2023, con una netta differenza tracciata proprio dal gioco online, destinato ad avere una incidenza pari al doppio di quella già pesante di due anni fa. 

Del resto la pandemia, si diceva, ha penalizzato il settore retail, sul quale hanno pesato le chiusure degli esercizi e soprattutto l’assenza di eventi sportivi. Sono caduti tutti dinanzi a questa sfida immane, anche i colossi del multichannel, che non hanno compensato col solo reparto online i buchi lasciati dalle agenzie fisiche. I dati impongono una riflessione, soprattutto per il cambio di canale che pare ormai irreversibile e una nuova filosofia fondata sul Gioco Responsabile.

Dal 2012 al 2019 il gioco fisico è cresciuto di solo 1,7%, l’online ha superato il 13%. La pandemia ha sottratto il 42% al retail tra 2019 e 2020, il 33% tra 2019 e 2021. L’online è cresciuto in due step: prima del 45%, poi del 97%. Dati che non lasciano spazio ad altre interpretazioni. Se da un lato il contrasto al gioco illegale va portato avanti come una battaglia deontologica prima di tutto, anche tramite il varo di un piano di intervento unitario, è altrettanto vero che i grandi colossi del gambling devono ripensare il proprio agire, soprattutto sulle attività di marketing, che non potranno più non considerare né il fronte online, ormai dominante, né la politica del gioco responsabile. Un dato di fatto, ormai.


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17-12-2021 11:27:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA