Giacomo Rizzo fa tappa a Castellammare. Dopo l’anteprima al Teatro Lendi e lo strepitoso successo di pubblico dell’esordio della tournée al Teatro Totò di Napoli, col sold out delle date durante le feste di Natale, lo spettacolo “È successo a teatro”, sarà in scena al Teatro Supercinema venerdì 13 gennaio alle ore 21. Un altro degli appuntamenti all'interno del cartellone teatrale curato da Lello Radice.
È l’esordio alla produzione di Francesco Scarano, direttore del Teatro Lendi, che in quattro anni di attività ha messo in cartellone anteprime e nomi nazionali, e che ora punta su un nome storico del teatro napoletano Giacomo Rizzo e sullo spettacolo “È successo a teatro”, ispirato a un testo di Corrado Taranto. Una commedia comica, dove, al fianco di Rizzo, c’è una giovane e abile compagnia: Ciro Esposito, Rosario Minervini, Daniela Ioia, Peppe Sannino, Felicia Del Prete, Francesco Pirozzi, Carmen Nappo, Alessandro Coccorese. “È successo a teatro” segna l’esordio alla scenografia di Francesca Mercurio, a sottolineare la volontà di Scarano di dare una chance a giovani professionalità del territorio. La regia è curata da Gennaro Silvestro. Costumi di Maria Pennacchio. Direttore di scena Mariano Ferreri. Realizzazione scene fratelli Giustiniani.
SCHEDA DELLO SPETTACOLO
Napoli, 1929
La scena è un piccolo teatro di provincia gestito da don Ciccio Scarone (Giacomo Rizzo), cavaliere appartenuto a una famiglia nobile decaduta, e proprietaria del teatro anch’esso decaduto. Anzi… decadente! Scarone ha un’unica possibilità per risollevare le sorti del teatro: quella di mettere in scena uno spettacolo di successo. Per far questo, Scarone si affida alla strampalata drammaturgia di Saverio Savio Pier Savelli, regista, nonché autore, nonché primo attore, a cui propone un cast “stellare”, composto da Nereo Rardi, ex divo del cinema muto col vizietto della cocaina; Bufalina Relli, regina della sceneggiata abituata ad alzare un po’ troppo il gomito; Viola Crisantemi, caratterista, rumorista e depressa; Paolo Castroni, filodrammatico raccomandato dal potere clericale; Diana Dei, detta Putipù, una peripatetica in arrivo dalla Germania, raccomandata dal Podestà di Casalnuovo e lo scalcinato tuttofare Gennaro Iovine. A questo punto, al pubblico non resta che scoprire cosa, in quel non proprio lontano 1929, è successo a teatro!