E’ alla sua prima volta a Pompei da capo del governo, Gentiloni arriva nella città antica per inaugurare la Casa dei Vettii. In visita ufficiale il premier non si limita a decantare le bellezze del sito storico ravvisando la necessità di sfruttarne al meglio le potenzialità. "Pompei e' una città meravigliosa - ha detto - ben conservata, con la presenza di tanti visitatori e un'atmosfera che ci fa essere orgogliosi e sentire il privilegio di essere italiani. Ma e' difficile non dirci tra noi che possiamo fare di più per valorizzare le potenzialità di questo territorio".
"Forse noi - ha osservato - siamo abituati a vivere di rendita e invece dovremmo sfruttare al meglio le nostre risorse. Pompei - ha proseguito il premier - si potrebbe visitare anche per più giorni, grazie a una migliore ricettività nella zona, e non è solo un sogno ma la realtà di un turismo che si sta sviluppando anche a causa dei rischi per la sicurezza che hanno colpito Paesi a noi vicini, ma non solo per questo". Qui negli ultimi mesi Franceschini è tornato tante volte, ma scegli l’ennesima sua trasferta per annunciare il giro di vite del governo contro i ladri e i vandali dei tesori d’arte. “Prima non esisteva una fattispecie di reato - ha detto Franceschini annunciando a Pompei l'ok del governo al disegno di legge delega - ma solo aggravanti di reato nel caso fosse stato danneggiato un bene culturale. Abbiamo raddoppiato le pene - ha proseguito - e previsto la fattispecie del furto di bene culturale che è diverso dal semplice furto. Inoltre siamo intervenuti sul danneggiamento dei beni, l'imbrattamento e il deturpamento e poi sulla contraffazione di opere d'arte e il riciclaggio". In chiusura Franceschini ha espresso l'auspicio che la norma possa arrivare presto in Parlamento per il varo definitivo. Nella Casa dei Vettii sono di nuovo fruibili i raffinati affreschi del triclinio, quadri molto famosi come "Arianna abbandonata da Teseo a Nasso", "Dedalo che dona a Pasifae la vacca di legno", "Mercurio che lega Issione su una ruota di fuco". La casa si trova nella Regio VI visitata dal premier e messa in sicurezza con il Grande Progetto Pompei, un'area estesa su 80mila metri quadri e composta da diciassette insulae. Altre domus riaperte sono la Casa di Adone ferito, in cui spicca un grande affresco con Adone morente soccorso da Venere, la Casa dell'Ancora, che prende il nome da un mosaico in bianco e nero e la Domus del Labirinto. Sono entrate in funzione anche 400 telecamere digitali per il totale videocontrollo degli Scavi e la copertura wi-fi dell'intero sito archeologico.