SABATO 23 NOVEMBRE 2024




Vico Equense

Gennaro Cinque gioca la carta del Tar, ricorso per le tre liste escluse

Se riammesse, appuntamento elettorale rinviato di quindici giorni. I retroscena del patto segreto con VICOinvolgiAMO

di Redazione
Gennaro Cinque gioca la carta del Tar, ricorso per le tre liste escluse

Decisione presa, si tenta la carta del Tar. L’unica strada per rientrare in gioco è presentare ricorso al Tribunale amministrativo. Lo sanno bene Forza Vico, Pd e VICOinvolgiAMO che alla fine hanno deciso di provare il tutto per tutto. Per le tre forze a sostegno di Andrea Buonocore la strada è in salita, manca infatti un documento fondamentale che collega le tre liste al candidato sindaco. Ma il pool di avvocati al lavoro per riaprire la partita a Vico Equense è convinto di potercela fare. Non cala il sipario sulla scena, per Gennaro Cinque e i suoi è difficile da mandare giù questo finale. Ecco quindi arrivare il fuorionda. Se venissero accolte le loro ragioni il voto slitterebbe di quindici giorni.  

Più di cinquanta i candidati fuori dai giochi attendono con ansia di conoscere il proprio destino. Fra questi quelli del PD, di ForzaVico (gruppo di centrodestra legato a Cinque) e VICOinvolgiAMO, la lista civica che fa riferimento all'ex sindaco, e che a insaputa del movimento e dei suoi partecipanti, ha fatto il gioco di Gennaro Cinque per diversi mesi. Anche quando tutti (o quasi) credevano di essere indipendenti. “Crediamo che negli ultimi anni sono stati realizzati importanti interventi nel settore dei lavori pubblici, necessari per lo #sviluppo della nostra Città”.

Dal programma di VICOinvolgiAMO agli apostoli, pardon, agli elettori. Programma visibile sulla pagina FaceBook del movimento civico.

La politica, si sa, per gli italiani è un po’ come il calci ne parlano tutti. Però qualche regola bisogna anche conoscerla altrimenti si finisce per essere messi nel sacco e fare la figura dei tonti.

Se sento l’esigenza di dire nel programma della mia lista che Marx aveva ragione, vuol dire che la mia lista sarà quantomeno d’ispirazione comunista.

Se sento l’esigenza di dire nel programma della mia lista che Mussolini aveva ragione, vuol dire che la mia lista sarà quantomeno d’ispirazione fascista. Se sento l’esigenza di dire nel programma della mia lista che sono stati realizzati importanti interventi nei lavori pubblici, vuol dire che la mia lista sarà quantomeno di ispirazione Cinquista. Cioè, di Gennaro Cinque, colui che negli ultimi (quasi) quindici anni, prima da assessore e poi da sindaco, ha mantenuto non la delega, ma il controllo totale sui lavori pubblici di Vico Equense.

Bene o male che abbia fatto, a ciascuno la sua opinione, è innegabile che l’ex sindaco sia stato il signore dei Lavori pubblici, tanto da essere definito un capo cantiere più che un sindaco. I lavori pubblici degli ultimi anni sono stati proprio il punto che più ha diviso e inasprito le posizioni fra maggioranza e opposizione e che ha scatenato lotte a suon di denunce - ma non lo dite al segretario Pd Franca Rossi, perché lei non se n’è accorta e ha deciso di sostenere Cinque alle prossime elezioni.

Allora, perché VICOinvolgiAMO, una lista che nasce con l’intento innovatore, di mettere insieme “giovani” anche di diversi schieramenti per il bene del paese, sente l’esigenza di scrivere nel suo programma nella voce “IN COSA CREDIAMO”, che crede nel buon lavoro svolto da Gennaro Cinque?

Ovvio. Perché Gennaro Cinque è il Deus ex machina della lista. Per chi non conoscesse il latino, diciamo che Gennaro Cinque è il regista occulto della lista VICOinvolgiAMO. Piaccia o non piaccia a chi ne fa parte, la realtà dei fatti è chiara e sotto gli occhi di tutto.

Giuseppe Aiello e Luigi Savarese (entrambi consiglieri comunali uscenti, entrambi legati politicamente a doppio filo a Gennaro Cinque, il primo capolista, il secondo presentatore della lista con compagna candidata) sono stati fra gli ispiratori del movimento. Hanno costruito raccogliendo intorno a loro persone, promettendo il rinnovamento, giocando non con più mazzi di carte, ma con uno solo: quello di Gennaro Cinque.

Quando si discuteva della possibilità di avere un incontro con Maurizio Cinque e la sua alleanza, hanno risposto picche. Cosa che uno schieramento politico autonomo, almeno per motivi di cortesia, non farebbe mai.

Ad un certo punto delle trattative la scelta del candidato sindaco era ricaduta su Susi Tortora, persona eccezionale, pulita, che sì, avrebbe potuto rappresentare un rinnovamento.

Ma - perché un ma c’è sempre - anche questa in realtà era una mossa studiata a tavolino e voluta da Gennaro Cinque.

E’ cosa nota che Susi Tortora, ex rappresentate dell’Idv, ha sostenuto Gennaro Cinque alle ultime regionali e, in qualche modo, una sorta di accordo così, molto aleatorio, lo si era trovato già molto tempo fa.

E allora fra la felicità di tutti si chude: VICOinvolgiAMO e una lista di Gennaro a sostegno di Tortora. E via. Macché. Dura nemmeno tre giorni. Parte della maggioranza di centrodestra si ricompatta. E il candidato sindaco si trova spiazzato e se ne va.

Ma erano genuine le intenzioni di Gennaro Cinque? Forse si. Ma anche no. Perché da tempo Gennaro Cinque aveva in mente la candidatura di Andrea Buonocore. E in politica, si sa, il primo nome per il sindaco è quello che si brucia. In questo caso, Gennaro Cinque sapeva bene che Susi Tortora non avrebbe accettato le pressioni della maggioranza consiliare che chiedeva e chiedeva garanzie per sostenerla. Così come non avrebbe accettato il gioco contro Franco Lombardi che, una parte dell’ormai ex maggioranza voleva come candidato sindaco al suo posto.

E così è stato. Susi Tortora, per coerenza politica, ha preferito rinunciare (che bell’esempio, qualcuno dovrebbe dirlo a quelli del Pd) e Franco Lombardi si è ritrovato candidato della colazione della maggioranza uscente. E VICOinvolgiAMO? Si è trovata proprio dove doveva essere fin dall’inizio, secondo i piano di Gennaro Cinque.

All’interno del movimento, Giuseppe Aiello e Luigi Saverese in primis, hanno ovviamente sostenuto che a quel punto andare da soli sarebbe stato un suicidio. E voilà. Il pranzo è servito. Gennaro si ritrova una lista bella e fatta da accostare alla sua. Ma non basta. Perché il candidato sindaco non va bene. E allora ecco che all’ultimo secondo, in un modo o nell’altro, costringe Franco Lombardi a ritirare la sua candidatura e piazza Andrea Buonumore lì dove doveva essere.

La quadratura perfetta del cerchio che si chiude con l’acquisizione del Pd. 


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11-05-2016 11:16:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA