Se il "Modello Pompei" funziona, la sfida ora è il rilancio dei siti vicini da Oplonti a Stabia. E' l'impegno preso dal  direttore Zuchtriegel durante la presentazione di una nuova impresa editoriale. Un viaggio nella capitale dell'archeologia che, dopo il crollo della Schola Armaturarum del 2010, ha conosciuto una fase di rinascita. E' questo il nuovo libro di 'la Repubblica' 'Generazione Pompei', presentato oggi, nella Palestra Grande degli Scavi; l'evento è stato seguito anche in diretta streaming sul sito di Repubblica Napoli.

Un racconto, è stato rilevato, degli ultimi rinvenimenti negli Scavi e della storia del Grande progetto Pompei, attraverso la testimonianza diretta di Massimo Osanna che dal 2014 agli inizi del 2021 ha guidato il sito, che si legge come un romanzo e che racconta con termini tecnici, precisi e documentati del cosiddetto ''Modello Pompei'' attraverso le esperienze dei giovani professionisti che in squadra hanno contribuito a risollevare l'immagine dei beni culturali italiani, che fino a quel momento erano malgiudicati in tutto il mondo. Massimo Osanna, direttore generale dei musei statali del Mic, ha posto l'accento sulla multidisciplinaretà che ha caratterizzato il lavoro del Gpp e la sinergia istituzionale che ha regnato dal 2014 al 2021.

La prossima sfida, ha spiegato il direttore generale del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ''ora è di dare seguito al metodo e ai progetti, coinvolgendo e lanciando i cosiddetti 'siti minori' di Oplonti, Boscoreale, Stabiae, il castello di Lettere''. Sul futuro e sulla ripresa, Osanna ha affermato: ''Io sono ottimista di natura, rispetto alla ripresa... si nota gia' una tendenza all'aumento quotidiano dei visitatori e di tutti i luoghi d'Italia. Cosi' al Colosseo, alla Domus Aurea. Interessante l'indagine su chi ci frequenta in questo periodo: a maggio, con le frontiere ancora chiuse, erano per maggior parte turisti europei, stranieri. Certo manca ancora l'Asia, manca la Russia, ma l'Europa risponde e il 65% di visitatori a maggio erano stranieri. C'è desiderio di tornare in Italia, dove si torna come luogo per la cultura. E per questo sono contento che arrivino soldi cospicui dal Recovery Fund sulla cultura''.

E' stato di Antonio Ferrara, coautore del libro ''Generazione Pompei'' l'intuito di raccontare la best practice che ora rappresenta Pompei attraverso il lavoro dei giovani professionisti giunti come restauratori, architetti, archeologi, ingegneri, biologi ai quali ''sono state date responsabilità' che un tempo spettavano solo agli anziani''. E un accento e' stato posto sulla legalita' e sulla trasparenza che ha accompagnato il lavoro dei cantieri, a partire dalla indizione delle gare, costantemente controllate e soprattutto accelerate: passando da 2 anni a 2 mesi. Presenti Luana Toniolo, funzionaria archeologa del Parco, Annamaria Mauro, direttrice del Museo archeologico di Matera,il vice direttore di Repubblica Carlo Bonini, il responsabile della redazione napoletana di Repubblica Ottavio Ragone. L'attrice Chiara Baffi che ha letto intensi brani nel corso dell'evento. Il libro "Generazione Pompei è in abbinamento gratuito con Repubblica in edicola giovedì 24. Un'opera di 200 pagine, corredata da foto a colori di Riccardo Siano, dello stesso Osanna e del Parco archeologico di Pompei.

Il volume è pubblicato da Repubblica insieme alla Guida Editori, è realizzato in collaborazione con il Parco archeologico di Pompei ed è sostenuto dalla Federico II, dalla Scabec, dalla Fondazione Banco di Napoli, da Elaborando, da Protom, dal Teatro Stabile di Napoli/ Teatro nazionale, da Mulino Caputo, da Italia Paghe, da Caffè Motta e da Igiene Urbana. Nella prefazione il direttore di Repubblica Maurizio Molinari ricorda come il volume arricchisca la speciale collana Novanta/ Venti nata nell'aprile del 2020 in occasione dei 30 anni della redazione napoletana.