LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




In scena al piccolo Bellini

Gemito, l’arte d’ ‘o pazzo

L’indice inquisitore che punta al genio o alla sregolatezza

di Federica D'Auria
Gemito, l’arte d’ ‘o pazzo

Gemito sembra essere caduto in errore sin dalla nascita.

Abbandonato in fasce, viene adottato e registrato all’anagrafe con la consonante sbagliata. E così da Genito diventa Gemito, che significa “lamento inarticolato”. Quasi uno scherzo del destino, un meccanismo scomposto.

Questo suo essere irregolare si riversa in ogni angolatura della sua esistenza: amico spigoloso, marito suscettibile, padre assente.

Gemito è un artista tormentato, al punto da trascorrere gran parte della sua vita in reclusione.

Dal manicomio alle mura della sua casa, sceglie di sfuggire al giudizio degli altri chiudendo ogni rapporto con l’esterno. Ma le pietre delle critiche cui tenta di sfuggire, si fanno più appuntite nella sua testa, fredde e dure come il marmo. Giudice spietato di sé stesso, non ammette l’errore della sua opera d’arte più discussa, quella commissionata, quella non nata da una personale esigenza di verità.

Quando nasce il conflitto in un artista?

Quando riconosce il proprio talento e cerca di evitarlo? Quando viene deriso da chi pensa di amare, ricevendo solo assenza di comprensione? Quando fallisce in qualcosa e si lascia impantanare?

Il tormento di Gemito è un tormento universale che attanaglia il mondo dell’arte ma non solo: la paralisi emotiva ancor prima della mal riuscita, il timore reverenziale per le critiche non ancora nate, il giudizio personale che mistifica quello pubblico, la sottomissione di un lavoro al denaro sovrano, la svendita di un’opera al miglior offerente pur di emergere.

Il prezzo è scegliere tra la rinuncia del genio personale per sopravvivere e il malessere di chi ne condivide i tormenti, che per sopportare, tradisce o soffoca.

Antimo Casertano, Daniela Ioia e Luigi Credendino danno voce, corpo e animo alla famiglia che si sbriciola come creta di fronte alle incomprensioni, all’amicizia che tradisce e soccombe all’ego, al demone più temibile che poggia sulle spalle e frena, rallenta, schiaccia: il giudizio su di sé.

Al piccolo Bellini, in scena fino al 1 maggio, Gemito - l’arte d’ ‘o pazzo, per interrogarsi, conoscersi e riconoscersi in questo artista da ricordare.


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28-04-2022 12:00:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA