Durante un colloquio in carcere aveva consegnato 10 mila euro di hashish. Pietro Ioia è tornato in cella dopo essere diventato il simbolo di un riscatto da un passato di trafficante di droga. Arrestato il garante dei diritti del Comune di Napoli. Tra gli episodi documentati dai carabinieri di Castello di Cisterna c'è anche la consegna di 10mila euro di hashish, operata da Ioia, nel dicembre del 2021, durante un colloquio.
Secondo quanto emerge dalle indagini, Ioia ha consegnato la droga ai detenuti Nicola Donzelli e Antonio De Maria (entrambi arrestati) i quali, successivamente, hanno provveduto a cederla ad altri carcerati. La somma di denaro ricevuta, i 10mila euro, doveva essere suddivisa tra i due detenuti e lo stesso Ioia. Complessivamente e persone indagate sono undici, tra cui anche la moglie di Ioia. Il giudice ha disposto il carcere per Pietro Ioia ma anche per Sonia Guillari e Massimiliano Murolo, ritenuti a capo dell'associazione a delinquere, per i detenuti Nicola Donzelli, Antonio De Maria e Vincenzo Castiello. I domiciliari invece riguardano Maria Cardamone Maresca (moglie di Donzelli) e Grazia Pages che consegnava i cellulari da introdurre nel carcere a Sonia Guillari.
Pietro Ioia ha partecipato alla realizzazione della docuserie di Sky "Camorriste 2" andata in onda nel 2017. Ioia presentò la serie - riguardante la vita di sei donne "di camorra" - in una conferenza stampa durante la quale, in rappresentanza dell'associazione ex-detenuti di Napoli, sottolineò il valore della cultura della legalità. Ex spacciatore della camorra, che ha trascorso ventidue anni in carcere, Ioia ha raccontato la sia vita anche attraverso un libro, intitolato "La 'cella zero'. Morte e rinascita di un uomo in gabbia" poi diventato uno spettacolo teatrale. In entrambi ha raccontato le vessazioni subite quand'era in cella che, una volta uscito di carcere, ha provveduto a denunciare. Nella serie tv Ioia ha ricoperto il ruolo di location maganer, offrendo la sua collaborazione al regista Paolo Colangeli per individuare ex detenute da proporre per gli episodi dedicati, appunto, alle donne di camorra