Forza Italia si lecca le ferite. In Campania non va come pensava e sul piano nazionale perde la leadership a favore di Salvini e della sua Lega. Ma Berlusconi riesce a portarsi a Roma un gruppo di fedelissimi tra Napoli e provincia. Torna in Parlamento, riconfermato al Senato, Luigi Cesaro, esponente di Forza Italia.  Raggiunto da un avviso di garanzia per voto di scambio, poco prima della presentazione delle liste, il partito si definì "garantista", mettendolo in lista per il Senato, capolista nel collegio di Salerno.Candidato in un'altra circoscrizione arriva a Roma anche Antonio Pentangelo, di Lettere, ma stabiese di adozione grazie al proporzionale alla Camera. E' la prima volta in Parlamento per il coordinatore provinciale del partito del Cavaliere. Resta a casa, invece, il candidato di Castellammare Nello Di Nardo. Terzo nel proporzionale la sua elezione sarebbe scattata solo se Forza Italia avvesse raggiunto percentuali ben lontane da quelle che ha incassato. Come lontano dalla capitale resta Annalisa Vessella, nonostante la buona affermazione ottenuta nella sua Agerola. La moglie di Pisacane porta i Berlusconiani fino al 26% nel comune governato dal Pd di Luca Mascola e incassa per sè il 38%. Ma non basta per non essere travolta dall'onda grillina che spazza via tutti i candidati nei collegi. 
Sempre al Senato, entra Sandra Lonardo, seguita da Claudio Lotito, presidente della Lazio. Riconfermato anche Domenico De Siano, coordinatore regionale di Forza Italia in Campania. Farà il suo ingresso a Palazzo Madama anche Carlo Sarro, deputato uscente.
Tra le riconferme alla Camera, ci sono Paolo Russo, Mara Carfagna, Cosimo Sibilia. 
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