E' la mamma in lacrime a volere ringraziare la folla commossa: "Avete un cuore grande". Hanno voluto esserci tutti. La chiesa di Pimonte è affollatissima per dare l’addio a Salvatore Cottone, l’autista morto nel terribile incidente che ha trasformato la sua auto in una trappola mortale. “Non possiamo dimenticare il giorno in cui Salvatore si presenta a Dio. Quello della Quaresima. Nulla nella vita, soprattutto i misteri, avvengono per caso. Oggi inizia un cammino di penitenza” dice don Gennaro Giordano ai tanti che a Pimonte non hanno voluto mancare all’appuntamento, quello stesso appuntamento con il destino che ha interrotto bruscamente la vita di Salvatore. L’incidente ieri lungo la strada provinciale che collega Castellammare a Pompei, oggi pomeriggio i funerali nella sua Pimonte. Il dolore per la perdita improvvisa dell’uomo di 37 anni, che lascia una figlia piccola, è immenso. Dice il parroco della chiesa di Tralia nella sua omelia: “Questa è una penitenza esagerata e spropositata per amici e parenti, che non durerà quaranta giorni”. Non resta che affidarsi a Dio, “Salvatore al cimitero non ci va, quel viaggio lo fa un corpo senza vita. La sua anima è altrove”. Un messaggio diretto soprattutto agli amici e ai parenti: “Il dolore oggi ci fa sentire una famiglia. Della nostra presenza Salvatore non ha bisogno solo oggi. Quello di questa giornata non è un addio”. “Donare agli altri un po’ di noi, il nostro cuore. Dire se vuoi io sono qua. La presenza di Salvatore deve vivere non come un ricordo ma come una certezza” continua il prete a cui è affidato il compito più difficile. A chi gli ha voluto bene e non sa darsi pace, il parroco di Pimonte dice: “Salvatore c’è stato, c’è e ci sarà sempre”. Al termine di una celebrazione contrassegnata da più momenti di commozione, don Gennaro chiude la messa con un arrivederci: "Salvatore, ci consola che potremmo godere con te l'essenza in Paradiso"