Vuole vederci chiaro. Capire che cosa sia successo in un’ora da mandare in tilt il Pronto soccorso. Dopo il caso dei pazienti a terra nell’ospedale di Nola, la manager Costantini non può permettersi un bis. Sotto accusa finiscono i medici del reparto che invece di allertare l’unità di crisi hanno chiamato i carabinieri. Sulle cause che hanno determinato ieri pomeriggio un accesso di 71 persone al pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia , tra le ore 14.00 e le ore 20.00, la direzione Asl Napoli 3 Sud ha aperto un'inchiesta.
L'indagine interna ordinata dai direttori generale Antonietta Costantini e sanitario Luigi Caterino intende, si legge in una nota, "fare chiarezza, anche perché non sono ancora noti i motivi che hanno spinto uno dei medici a richiedere l'intervento dei carabinieri, piuttosto che chiamare il personale reperibile ed allertare l'unità di crisi aziendale".
"Un accesso ritenuto anomalo oltre che dal punto di vista numerico, anche in considerazione che dei 71 pazienti arrivati al pronto soccorso (di cui la quasi totalità con mezzi propri, tranne quattro che hanno usufruito del servizio 118) solo 5 sono stati ricoverati per ulteriori accertamenti, mentre gli altri sono stati dimessi in quanto non evidenziavano particolari problemi", sottolinea la nota. "L'ospedale non ha carenza di barelle, quelle in dotazione al pronto soccorso sono 18.
L'afflusso, seppur particolarmente sostenuto con le difficoltà connesse, non ha impedito al personale presente di offrire la dovuta assistenza alle persone giunte in ospedale", conclude.