LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il caso

Focolaio Sonrisa, tutti in fila per il tampone: quattromila senza Covid

Arrivano i primi risultati dei controlli di ieri, per tanti finisce un incubo

di Mariella Parmendola
Focolaio Sonrisa, tutti in fila per il tampone: quattromila senza Covid

Tutti in fila. Ci sono mamme con i bambini, famiglie e giovani. Sant'Antonio Abate vuole uscire dall'incubo e risponde all'appello sullo screening di massa. Fa molto caldo fuori alla scuola di via Pontone, proprio di fronte alla zona rossa. Mamma e figlia aspettano da ore. La bimba con gli occhi azzurri come il mare ormai sa tutto di Covid: "Dobbiamo aspettare, ma è importante". La mamma sorride paziente mentre parla con una vicina di casa, poi spiega: "Dentro sono pochi, siamo in fila da più di due ore. L'unica cosa che conta è che finisca tutto". Tremila e cinquecento i test alla ricerca del Covid fatti ieri. Mille tamponi, di cui 450 analizzati in giornata: tutti negativi. Quando si entra bisogna rispondere a delle domande. Chi vive nel comune fa il test, chi ci lavora anche il tampone. Nel primo caso i risultati arrivano dopo 15 minuti, nel secondo meglio non saperne più nulla. L'Asl avvisa solo se il tampone è positivo. E gli abitanti di Sant'Antonio ce la mettono tutta per tornare alla normalità dopo giorni difficili con il focolaio scoppiato alla Sonrisa, che ha coinvolto la famiglia Polese e con un effetto onda anche i comuni circostanti. Da ieri via Croce Gragnano non è più zona rossa. In quella strada 17 i positivi al Covid, 16 sono parenti, con tre famiglie coinvolte e uno è un vicino di casa. I contagiati dovranno restare in quarantena, per gli altri residenti accanto al Castello delle Cerimonie l'incubo finisce. Fila, nella mattinata di ieri, anche davanti alla scuola accanto al comune. Chi doveva partire si è visto bloccare prenotazioni e viaggi. La provenienza Sant'Antonio Abate, in questi giorni, crea allarme. Una famiglia è tornata dalle vacanze in Calabria per farsi controllare, ora attende il suo turno. Papà, mamma e due ragazze. "Vacanze interrotte, dovevamo andare in Grecia. Ma resteremo qui" spiega il marito. "Speriamo vada tutto bene. È l'unica cosa che ci interessa ora. E vogliamo ringraziare il nostro sindaco per quanto sta facendo per noi". A Sant'Antonio Abate si spera che l'incubo finisca e i primi dati sono una risposta a chi a Ferragosto è in fila per fare il suo dovere.
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15-08-2020 09:35:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA