Altri sei positivi sui primi 200 tamponi. Continua a salire il numero dei contagi del focolaio Sonrisa, che ha travolto come un'onda prima Sant'Antonio Abate e poi i comuni vicini. Arrivano i risultati dei controlli effettuati tra parenti e persone entrate in contatto con i primi pazienti che hanno contratto il virus. Ma dai dati, non ancora ufficiali, solo quattro appartengono alla zona rossa di via Croce dove da ieri si stanno effettuando controlli a tappeto, mentre altri due positivi sono infermieri e quindi risultano positivi per i controlli interni alle strutture sanitarie in cui lavorano. Il sindaco Abagnale, in un video pubblicato oggi pomeriggio sulla sua pagina Facebook, ha spiegato cosa sta accadendo nella sua città e come ci si sta muovendo per circoscrivere la mappa dei contatti e spezzare la catena dei contagi. Sono 26, al momento, le persone risultate positive al virus a Sant'Antonio Abate con centinaia di tamponi ancora da esaminare. Sui primi venti il sindaco spiega: "Sedici abitano a via Croce, sono tre famiglie". Tra questi quattro sono stati ricoverati al Cotugno. Il primo paziente da cui è cominciato tutto, durante i suoi viaggi tra Milano e Capri, il figlio, la suocera e uno zio. Un numero sufficiente per istituire una mini zona rossa che ha isolato e blindato la strada. E la Regione e' partita da lì per lo screening su tutti i cittadini di Sant'Antonio. Su 400 residenti nella strada, fino a qualche giorno fa nota per ospitare il Castello delle Cerimonie location della trasmissione di Real Time, sono stati già effettuati 381 tamponi. Ultimati i contatti più vicini al focolaio, i controlli scatteranno per tutti i cittadini del comune da domani. "Faremo tamponi o test sierologici a tutti. Stiamo allestendo postazioni nelle scuole" spiega il primo cittadino, che conta di raggiungere 20 mila persone. Poi si tratterà di decidere come andare avanti perché con domani la zona rossa decade. Il sindaco, intanto, continua incessantemente a raccomandare: "Chiunque è stato alla Sonrisa o a Villa Palmentiello in questi giorni lo comunichi immediatamente. Abbiamo istituito un numero per questo motivo".
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