DOMENICA 08 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Fiume Sarno, sostanze tossiche in un canale: coppia di imprenditori in azione di notte

Ai domiciliari Luigi Viola di 44 anni e Cinzia Limongello di 41 anni

di Redazione
Fiume Sarno, sostanze tossiche in un canale: coppia di imprenditori in azione di notte

Nel fiume Sarno finivano sostanze tossiche come lo zinco e altri veleni. Sversati per risparmiare sul sistema di depurazione, andavano direttamente in acqua da un'industria che lavora metalli pesanti a Torre Annunziata. Si chiama Eurogalvanica ed è un'azienda fantasma. Sequestrata quattro anni fa avrebbe dovuto avere i motori spenti. Invece di notte si accendevano le macchine e continuava a scaricare reflui industriali altamente tossici in un canale utilizzato per irrigare i campi. Perciò su richiesta della Procura di Torre Annunziata, il gip Mariaconcetta Criscuolo ha dato il via libera all'arresto di due imprenditori. 

Ai domiciliari è finita una coppia. Agli arresti a casa, eseguiti dai carabinieri di Torre Annunzita, sono finiti Luigi Viola di 44 anni e Cinzia Limongello di 41 anni, titolare e amministratore delegato della Eurogalvanica srl, azienda che opera nel settore della zincatura e verniciatura metalli con sede in via Piombiera a Torre Annunziata.

Ultimo atto di una stretta sui controlli lungo tutto il corso del fiume Sarno che prosegue da anni e si è fatta ancora più stringente da questa estate quando gli sversamenti illegali hanno mandato in tilt l'intero sistema di depurazione come denunciato dalla Gori. Ma i magistrati stanno anche verificando le responsabilità amministrative rispetto agli enti pubblici, sul versante dell'assenza di una rete fognaria in molti dei comuni lungo il fiume. Una assenza che chiama in causa più livelli istituzionali e l'utilizzo di fondi pubblici. 

 

I reati ipotizzati nei loro confronti sono di inquinamento ambientale, violazione dei sigilli e scarico abusivo di reflui industriali. Le indagini ipotizzano il grave inquinamento ambientale del canale Bottaro, uno degli affluenti del Sarno che alimenta l'irrigazione agricola sulle sponde del fiume. Ad agosto i carabinieri del Noe e i tecnici Arpac hanno verificato che i reflui dell'azienda finivano ancora una volta nel canale Bottaro senza subire alcun trattamento depurativo. Reflui industriali carichi di metalli pesanti come zinco (200 volte oltre i limiti), ferro e azoto ammoniacale, sostanze bioaccumulabili che inquinano acque, suolo e sottosuolo, finendo nei pozzi agricoli. Inoltre, è emerso che la Eurogalvanica era già sottoposta a sequestro da marzo 2017 proprio per reati ambientali. Un nuovo sequestro era avvenuto ad ottobre 2018 e gli ultimi sigilli erano stati apposti lo scorso 29 aprile.


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07-10-2021 09:49:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA