Secondo appuntamento per la rassegna Notti di Note curata da Pierluigi Fiorenza al Teatro Karol di Castellammare di Stabia organizzata da Casa del Contemporaneo Centro di Produzione Teatrale e Parrocchia Sant’Antonio di Padova: sabato 10 marzo alle ore 20.30 straordinario concerto di Fiorenza Calogero che presenta "Il Canto della Sirena, melodie di scuola napoletana". Il raro e raffinato suono della chitarra battente, con sonorità e arrangiamenti proposti da Marcello Vitale, accompagnano Fiorenza Calogero in un lungo viaggio che passa da classici della tradizione, come Palummella zompa e vola, Lu Cardillo, Lo Guarracino, Vurria addiventare, ‘O diavolo s’arrecrea fino alle innovative e contemporanee proposte di brani che portano la firma di Enzo Avitabile. Sarà questa l’occasione per presentare l’ultimo lavoro discográfico di Fiorenza Calogero “Live in Napoli”, lavoro autoprodotto per Migrazioni Sonore in collaborazione con Alfonso La Verghetta per Italy Sound Lab, registrato nel settembre del 2016 nell’ambito del Festival “Imago Mundi” diretto da Giulio Baffi. «Per me "Il canto della Sirena" rappresenta ciò che Napoli mi ha trasmesso attraverso la sua musica – afferma Fiorenza Calogero - fondamentale per la mia formazione artistica e la mia carriera. Seguirò un filo rosso che dalla villanella cinquecentesca conduce alla moderna canzone d'autore, soffermandomi sui capolavori della Scuola Napoletana del Settecento e su Carlo D'Angiò, musicista contemporaneo, scomparso di recente, che ha lasciato un segno profondo nella mia anima.»
“Live in Napoli” rappresenta il quinto album dell’artista stabiese che si pregia della presentazione di Giulio Baffi che afferma “Fiorenza Calogero eÌ€ una sorpresa anche per chi ne conosce le doti straordinarie che ogni volta sapranno stupire. Si passa con agilitaÌ€ dai motivi che la tradizione ha reso solidi come pietre sonore alle canzoni vicine alla nostra storia quotidiana. Sussulti e conferme. “Lo suricillo” eÌ€ ricamo che appena si muove per lievitare leggero, “Lo guarracino” eÌ€ epopea mille volte cantata eppure sorprendente ogni volta, “Lu cardillo” fa piangere il cuore in segreto. Ma le canzoni che Enzo Avitabile le ha regalato percheÌ le portasse lontano nell’aria, sono struggimento appassionato non meno di quanto non lo siano quelle di E.A. Mario, di Raffaele Viviani o di Carlo D’AngioÌ€, maestri di grande sapere. Fiorenza canta e sorride, guarda il pubblico e sa di stare costruendo scale su cui arrampicarsi per salire in alto verso un cielo che ha i colori misteriosi del suono”.