Era arrivato in ospedale già in gravi condizioni. Morto a 54 anni capo officina dello stabilimento Fincantieri di Muggiano. Ucciso dal coronavirus. Marco Tonelli era ricoverato da una settimana nel reparto di terapia intensiva a La Spezia per Coronavirus. Risultato positivo anche un altro capo officina, ora in condizioni stabili. Centinaia gli operai, tra dipendenti dell'azienda leader della cantieristica e delle imprese dell'indotto, che dalla Liguria sono tornati a Castellammare dalle loro famiglie in queste ultime settimane. Autodenuncia e isolamento il percorso previsto dalla legge. Il rientro è avvenuto quando Fincantieri ha deciso di chiudere i dodici stabilimenti per quindici giorni, mettendo tutti i lavoratori in ferie forzate. Ma il calendario del coronavirus corre in un'altra direzione. Gli operai stabiesi dovrebbero tornare in fabbrica il 29 marzo, come tutti gli altri nel resto d'Italia, mentre il governo è pronto a prolungare le norme anti contagio da coronavirus che chiedono agli italiani di restare a casa. Guardando agli aumenti del numero di contagi e morti il collettivo Fim-CISL chiede ai vertici di Trieste di prolungare lo stop. "Aprire fabbriche che non producono beni di prima necessità è un controsenso. Significa mettere a rischio la vita dei lavoratori solo per esigenze di asset industriale e va contro quanto chiesto dai governatori nelle diverse regioni" si legge nella nota del sindacato. Fino ad oggi la scelta di Fincantieri ha teso a rispettare i tempi di produzione, recuperando lo stop di questi 15 giorni ad agosto. Ma il sindacato chiede di fare di più: "Non si può pensare di trasformare l'azienda in un mattatoio di gruppo. Sacrificando vite umane. Pertanto noi chiediamo di posticipare la riapertura dei cancelli in modo da essere più sereni e sani nel recupero degli obiettivi industriali".
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