LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Fincantieri, casi di coronavirus negli stabilimenti di Muggiano e Marghera: duecento operai stabiesi vogliono tornare a casa

Il sindaco Cimmino chiede a Bono: 'Sospendi attività o ammortizzatori sociali'

di Mariella Parmendola
Fincantieri, casi di coronavirus negli stabilimenti di Muggiano e Marghera: duecento operai stabiesi vogliono tornare a casa

E' l'incubo di ogni operaio da settimane. Il collega a fianco, in una fabbrica con migliaia di lavoratori contagiato dal coronavirus. Un incubo che è diventato realtà nello stabilimento di Fincantieri a Genova con un operaio risultato positivo al test. E stessa cosa è accaduta anche nei cantieri di Marghera. Una realtà con cui convivere perchè la fabbrica non spegne i suoi motori, il cuore produttivo dell'Italia deve continuare a pulsare. Ma sono duecento gli operai stabiesi che ora vogliono tornare a casa. Quella paura strisciante è diventata angoscia. I dipendenti dello stabilimento, in trasferta a Muggiano e a Marghera, come i lavoratori delle imprese dell'indotto adesso chiedono di rientrare a Castellammare. Per il momento sono ancora lì, proclamate otto ore di sciopero bisogna riprendere a lavorare. Se l'azienda desse il via libera agli operai saprebbe predisposto un piano per mettere tutti in isolamento fino a che permanga il rischio contagio. Domani il premier Conte affronta la questione della sicurezza nelle fabbriche, mentre il direttore dello stabilimento stabiese ha scritto ai dipendenti ribadendo le norme note e il rispetto di un metro di distanza tra gli operai che lavorano in una condizione di grande tensione. Intanto il sindaco Cimmino ha scritto all'amministratore unico Bono: "Ho espresso la mia preoccupazione a seguito delle segnalazioni che pervengono dai lavoratori del cantiere di Castellammare di Stabia e dalle organizzazioni sindacali, che mi hanno ripetutamente segnalato il disappunto per le condizioni in cui si trovano costretti a lavorare in questa fase di emergenza sanitaria internazionale e per le difficoltà nel mettere in atto le disposizioni previste dal Dpcm del premier Conte, in particolare l’obbligo relativo al rispetto della distanza interpersonale di un metro tra una persona e l’altra". Preoccupa quanto accade in stabilimenti in cui lavorano molti operai stabiesi e funzionari sono in continuo contatto con i diversi stabilimenti italiani. "I casi di positività al coronavirus (Covid-19) emersi presso i siti di Marghera e Muggiano, inoltre, sono lo specchio di una situazione tutt’altro che confortante in termini di vulnerabilità per prevenire la diffusione del contagio all’interno dei cantieri. E il possibile rientro sui territori di provenienza di numerosi lavoratori dei cantieri di Marghera e Muggiano rischia di accentuare il rischio di contagio nella città di Castellammare di Stabia e in svariate altre realtà del territorio. All’azienda ho chiesto pertanto di valutare qualsiasi iniziativa mirata alla tutela della salute dei lavoratori del cantiere di Castellammare di Stabia, ivi compresi l’eventuale sospensione temporanea delle attività e l’utilizzo di ammortizzatori sociali per salvaguardare i lavoratori e le loro famiglie fino al termine della fase emergenziale". 


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12-03-2020 18:29:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA