Faito brucia da più di 48 ore e anche l'incendio nella parte alta di Gragnano non è ancora spento. In quest'estate difficile sul fronte dell'emergenza roghi cresce la protesta per i danni che si stanno determinando alla vegetazione e i disagi per la popolazione. Difficile la condizione per bambini e anziani di Pimonte, nel piccolo comune dei Monti Lattari l'aria ormai è diventata irrespirabile. "Sono due giorni che non dormiamo e ormai non si respira più" si legge su Fb. "Eppure non si tratta di un grande fronte di incendio, ma non si riesce a spegnerli". Le fiamme sul Monte Pendolo e sul Faito stanno creando una situazione estramente invivibile nei piccoli comuni dei Lattari al centro dei due fuochi. Anche sul versante di Gragnano non va meglio e l'incendio partito da Sigliano, ieri mattina, ha molto preoccupato gli abitanti che vivono nella zona. Nella serata di ieri, infatti, fermatisi gli elicotteri che hanno lavorato l'intera giornata, le fiamme hanno conquistato sempre più spazio allargando il fronte del rogo e avvicinandosi alle abitazioni. A monitorare la situazione e coordinare i soccorsi, il presidente dei Monti Lattari Tristano dello Joio che sulla sua pagina Fb tiene aggiornati tutti sullo stati dei soccorsi che hanno coinvolto anche la Protezione Civile. Ma cresce la rabbia. "E' impossibile che da due giorni l'incendio di Faito non riesca ad essere domato" dicono gli abitanti che vivono nella parte alta di Vico Equense. Intanto si indaga per capire chi, dopo il Vesuvio, abbia deciso di distruggere alberi e verde dei Monti Lattari. E oggi è un'altra giornata di emergenza incendi.