LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Famiglia distrutta alla Solfatara, la Procura apre un'inchiesta: "Omicidio plurimo"

I magistrati vogliono accertare se ci sono responsabilità in materia di sicurezza

di Redazione
Famiglia distrutta alla Solfatara, la Procura apre un'inchiesta:

Il piccolo Alessio ha visto tutto. I genitori e il fratello sparire nella voragine della Solfatara. E ora che i magistrati cercano di capire come è andata i suoi ricordi e le testimonianze di chi c’era diventano fondamentali. E' omicidio colposo plurimo l'ipotesi di reato formulata per ora dalla procura di Napoli nel fascicolo aperto sulla morte della coppia di genitori e del figlio di 11 anni avvenuta nell'area della Solfatara di Pozzuoli. Per ora non ci sono indagati: i magistrati intendono verificare se vi sia stata una inosservanza delle norme di sicurezza. Anche oggi l'area vulcanica, posta sotto sequestro, ha ospitato verifiche e rilievi.
Nell'ambito dell'inchiesta, affidata al pm Ilaria Mancusi Barone e coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio, si è svolta anche una riunione in procura. I magistrati sono in contatto con gli investigatori del commissariato di polizia di Pozzuoli che stanno svolgendo gli accertamenti. La procura nei prossimi giorni nominerà il consulente medico legale che dovrà eseguire le autopsie. Non è escluso che in tale contesto, come atto di garanzia, i pm possano emettere avvisi di garanzia, come atto dovuto, a carico di persone nei cui confronti venissero ravvisate eventuali responsabilità.
La famiglia Carrer, originaria del Piemonte ma residente a Meolo (Venezia), era giunta ieri nella Solfatara come tappa conclusiva del proprio viaggio in Campania. Una passeggiata nell'area vulcanica rivelatasi fatale, quando il figlio di 11 anni è scivolato in una cavità vulcanica recintata. Prima il padre e poi la madre hanno provato a soccorrerlo, ma tutti e tre sono morti: in attesa dell'autopsia, si ritiene che ad ucciderli siano stati i gas velenosi provenienti dal sottosuolo.
Sul problema della sicurezza interviene intanto il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, annunciando l'istituzione di una commissione d'indagine sulla sicurezza nei luoghi privati aperti al pubblico: "E' necessario un monitoraggio per situazioni che magari non sono sottoposte a controlli particolari, appartenendo a privati, ma che possono determinare problemi per la pubblica incolumità. Faremo un lavoro con i Comuni basandoci sulle loro segnalazioni".
Il governatore assicura anche un impegno diretto a favore del piccolo Alessio, il bimbo di 7 anni unico sopravvissuto della famiglia Carrer: "Vorremmo assumere su di noi la responsabilità della vita di questo bambino rimasto solo, cercheremo di dargli il sostegno necessario". Identico l'impegno assunto dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: "Non lo lasceremo solo e lo aiuteremo a trovare protezione, affetti e opportunità di crescita".
Alessio ha riabbracciato ieri sera la nonna e alcuni zii, giunti in aereo dal Piemonte. Dopo lo shock con la nonna ha cominciato a parlare: lo riferisce il sindaco di Meolo, Loretta Aliprandi, che segue costantemente la vicenda. Oggi intanto a Pozzuoli giornata di lutto cittadino, indetta dal sindaco Vincenzo Figliolia. Bandiere a mezz'asta per l'intera giornata nelle sedi istituzionali, nelle scuole e nelle associazioni ed un minuto di silenzio osservato alle ore 12 negli uffici pubblici e nelle scuole con le serrande dei negozi abbassate in tutta la città. Gli investigatori che questa mattina sono tornati ad ispezionare i luoghi della tragedia della Solfatara, hanno cominciato a raccogliere anche le testimonianze di quanti hanno erano presenti al momento del cedimento del suolo. Ascolteranno anche gli assistenti sociali e gli psicologi che hanno trascorso un intero pomeriggio con il piccolo Alessio che impotente ha assistito alla scomparsa di genitori e fratello.
I familiari dei Carrer in serata o al più tardi domani mattina lasceranno Pozzuoli per rientrare a Torino. Ritorneranno a Napoli appena i magistrati chiederanno di effettuare il riconoscimento delle salme.
Le autopsie dei tre componenti della famiglia Carrer, padre, madre e figlio, sono al momento sospese. Erano in programma per domani, ma a quanto si è appreso, slitteranno: probabilmente per concedere tempo ai familiari, giunti ieri a Napoli per riabbracciare il piccolo Alessio, 7 anni, di scegliere se nominare un proprio perito. 


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13-09-2017 20:09:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA