LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Faito, Vico Equense compra la montagna Tristano dello Joio: 'Castellammare assente'

Il consigliere Scala: 'Cimmino svegliati, becero baratto'

di Redazione
Faito, Vico Equense compra la montagna Tristano dello Joio: 'Castellammare assente'

Il comune di Vico Equense acquista il Faito. La Città Metropolitana vuole cedere le sue quote e l'amministrazione Buonocore è pronta a subentrare. Il caso del cambio nella gestione della montagna, che vedrebbe l'assenza di Castellammare nel cambiamento in atto, sta provocando diverse reazioni. Nella giornata di ieri è intervenuto il Presidente del Parco dei Lattari Tristano dello Joio, oggi invece è il consigliere di opposizione Scala a chiedere al sindaco Cimmino di intervenire prima che il ruolo del comune diventi irrilevante.

Scrive Tristano dello Joio: "Faito tocca Pimonte, Castellammare e Vico Equense e sarebbe giusto allora che ogni amministrazione venga messa in condizione di proteggere e valorizzare il proprio territorio. Cedere le quote al solo comune di Vico significa per Castellammare perdere competenze anche sul versante stabiese fino a Quisisana. Questo è inaccettabile.

Faito é Castellammare, Faito è la nostra montagna che raggiungiamo in funivia ma presto anche dalla strada che parte da Quisisana verso la vetta. Presto l’antico camminamento sarà recuperato è messo in sicurezza . Con il direttore del Parco Antonio Malafronte abbiamo avviato un iter che sembrava perso. Vogliamo vivere il Faito ed essere protagonisti del suo sviluppo per questo diciamo no alla gestione unica. Da stabiese sono orgoglioso delle nostre ricchezze naturali che dobbiamo proteggere e valorizzare e non cedere".

Ribadisce Scala, capogruppo di Leu: "Faito, la montagna che sovrasta la città delle acque, sta per passare al comune di Vico. Da quel che dicono le opposizioni vicane la cosa sarebbe in dirittura d'arrivo. E la mia città? E Castellammare? E l'Ente Parco? Mi sembra più una questione di bottega che un progetto serio che veda il coinvolgimento di tutti i soggetti in campo. Il Sindaco è preso dal rimpasto interno mentre sotto gli occhi passa, in cambio di una scuola la proprietà di una montagna. Atteggiamento ignobile da parte della città metropolitana e insulso, irresponsabile da parte del Sindaco della città. Lasciar passare una cosa del genere mi lascia basito. Culturalmente, e non solo, quella montagna è anche la nostra, fino al piazzale al termine della strada di collegamento, in alto, in cima, è addirittura territorio della città. Ora che si inizia ad intravedere un lumicino per la strada che passa dalla nostra città attraversando i boschi di Quisisana, e si lavora per realizzare interventi per affrontare, finalmente, l'annoso tema del dissesto idrogeologico, la montagna diventa oggetto di un becero baratto nel silenzio generale. Il decidere di non decidere che ha caratterizzato l'agire politico di questi 3 anni di amministrazione paralizzando di fatto la città, oggi ha superato ogni limite. Sindaco mentre tu risolvi questioni interne lasciando la città in un limbo, gli altri fanno fatti, importanti. Manca ancora l'atto amministrativo e il passaggio per il Consiglio comunale di Vico, c'è ancora tempo, svegliati Cimmino esci da questo letargo, da questo torpore, se non hai voglia o non sei in grado di farlo lascia il testimone, dimettiti. Così ci stai portando allo sbando più di quanto la città non sia già di per sé sbandata. ODopo tre anni dovresti dirci cosa hai fatto, cosa stai facendo e dove ci vuoi portare. Invece galleggi sul nulla. Basta, mentre provi a partorire parti plurigemellari di topolini, qui la montagna se la prendono, gli altri comuni. Svegliati Cimmino".


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11-03-2021 11:13:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA