LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il caso

Faito, discarica della vergogna nel bosco: scatta il sequestro

Aperta un'inchiesta della Procura di Torre Annunziata

di Redazione
Faito, discarica della vergogna nel bosco: scatta il sequestro

Pietre, rifiuti di ogni tipo e amianto nel bosco a Faito. Uno striscione denunciava "La discarica della vergogna" due anni fa. Ora scatta il sequestro della Procura della Repubblica di Torre Annunziata giusto in tempo per evitare che su quei rifiuti sorga un'area pic nic. Un cumulo di sostanze tossiche sopra le quali si sarebbero dovute installare panche e tavoli per famiglie e comitive di giovani. Il WWF, assieme ad altre associazioni, denunciò quattro anni fa quella che apparve una vera e propria discarica a cielo aperto nel parco, con la presenza, assieme alle pietre, di cumuli di materiale da risulta e rifiuti pericolosi come l’amianto. Sul Faito tutto era già stato interrato da qualche mese e negli ultimi giorni il terreno era stato mischiato con i rifiuti. Tutto pronto per sparire per sempre. Con gli ambientalisti anche la deputata Cinque Stelle Carmen Di Lauro si era interessata negli anni scorsi del caso chiedendo all’allora Ministro per l’ambiente Sergio Costa di approfondire e intervenire sul Faito dove «c’è una vera e propria bomba ecologica, una discarica a cielo aperto composta da detriti e sembrerebbe anche da materiale tossico tra cui l’amianto. L’ennesimo disastro annunciato che si appresta a deturpare le nostre bellezze naturali e la nostra salute». Il tre novembre era la data prefissata per presentare osservazioni in merito al progetto, in attesa dell'arrivo del parere del Parco Regionale dei Monti Lattari avrebbe dovuto dare il suo via libera, ma le ruspe per spianare sono partite prima. Percio' il presidente del WWF Claudio D’Esposito del WWF torna in Procura. Mercoledì mattina i carabinieri della compagnia di Sorrento fanno scattare i sigilli e sequestrano gli spazi. Presente anche l'Arpac, che preleva del terreno al fine di dimostrare la presenza di amianto. Un sequestro penale per il quale si dovranno individuare i responsabili. Quei materiali sono stati portati nel bosco in seguito ad una frana avvenuta nel 2017 sulla strada che da Vico Equense porta a Faito. Le opere bloccate portano le firma dei proprietari della montagna ovvero Comune e Città Metropolitana. Da pochi giorni della discarica della vergogna si occupano i magistrati.
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12-11-2021 09:56:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA