LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Faito, abusi edilizi e scempio ambientale: scatta il sequestro

Denuncia del Wwf: 'Bisogna risalire agli autori del misfatto'

di Redazione
Faito, abusi edilizi e scempio ambientale: scatta il sequestro

Abusi edilizi e scempio ambientale a Faito. E’ stata sottoposta a sequestro preventivo, da parte degli uomini della Stazione Carabinieri Forestale di Castellammare di Stabia agli ordini del comandante Raffaele Starace, un’area di circa 400 metri quadri sul Monte Faito, a seguito di un esposto del WWF Terre del Tirreno che, su segnalazione di escursionisti, ha denunciato lavori edili abusivi in corso all’interno dell’area parco. In tale area i lavori si stanno perpetrando ormai da anni ma, nonostante precedenti sequestri giudiziari già operati sempre dai Carabinieri forestali, ad oggi, l’autore degli abusi è ancora sconosciuto.

“E’ assurdo - dichiara Claudio d’Esposito presidente del WWF Terre del Tirreno - l’area di proprietà demaniale è stata già oggetto di diverse segnalazioni della nostra associazione negli ultimi quattro anni e sta subendo una lenta e progressiva trasformazione senza che, ad oggi, si sia ancora riusciti ad individuarne il responsabile. Ecco perché abbiamo chiesto di accertare dove conducono e a chi sono intestate le utenze in uso nell’area dove, assieme all’illuminazione, è stato installato anche un serbatoio del gas! Con l’intervento di questi giorni dei Carabinieri forestali e le indagini conseguenziali siamo fiduciosi che stavolta si riuscirà a dare un nome all’artefice di tali abusi!”.

Di seguito stralcio della nota del WWF: "Nel Comune di Vico Equense, in località Monte Faito alle spalle della Scalinatella, l’autorità giudiziaria pose sotto sequestro un’area disboscata per opere edili non autorizzate (realizzate da ignoti!) consistenti in sbancamento di terreno, alle spalle dello stesso edificio dove, nel dicembre 2018, fu accertato il taglio a raso di alberi anche secolari in area demaniale, taglio per il quale si è ottenuto il rinvio a giudizio dei responsabili che attende la prima udienza nella quale il WWF si costituirà parte civile; nell’ottobre 2019 il WWF segnalò nuove opere edili in corso nello stesso sito, consistenti nella realizzazione di un muro perimetrale in blocchi di calcestruzzo e in una pedana in cemento delimitata da rete".

Dopo lo stop imposto dalla magistratura escursionisti hanno notato che erano ripresi i lavori, per questo l'associazione ambientalista ha ridenunciato l'intera vicenda alla Procura di Torre Annunziata. 


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24-09-2021 12:23:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA