Dovrà trovarsi un’altra casa. L’ex custode, che ha trasformato la scuola di Fratte in una villa con piscina, sarà costretto a fare le valige. Da tre anni vive lì con la sua famiglia, occupando abusivamente uno stabile con vista panoramica sul Golfo di Napoli. Ma ora per quell’edificio in collina l’amministrazione Pannullo ha altri progetti. Scade il quindici maggio un bando, a firma del vicesindaco Andrea Di Martino, che si rivolge alle associazioni di volontariato e senza scopo di lucro, per dare in affitto tre beni inutilizzati dal comune. Tra i tre c’è anche l’ex scuola, che chiusa per i tagli alla spesa pubblica, è diventata la casa dell’ex custode. Un’amara sorpresa per lui, quindi, scoprire che con un provvedimento l’ex scuola potrebbe diventare un centro per anziani o per i ragazzi in difficoltà della città. In una struttura in cui, ormai, risuonano solo i ricordi dei bimbi che li hanno imparato a leggere e scrivere, l’ex custode ha fatto aumentato i comfort per se e la sua famiglia allargandosi in stanze che prima erano aule. Una location da vip, a pochi passi dal Castello e dalla statale Sorrentina. L’estate scorsa, infatti, nel patio dove i bambini per anni si sono fermati a giocare al termine delle lezioni, è spuntata anche una piscina smontabile di circa sette metri. Il quindici maggio scade, però, l’offerta fatta da Palazzo Farnese alle associazioni e a quel punto la coabitazione sarebbe impossibile. L’amministrazione mette a disposizione i beni al momento non utilizzati, con un canone agevolato. E avendola occupata abusivamente l’ex custode oltre allo sfratto, rischia a questo punto anche una denuncia. Insieme alla scuola di Fratte, l’offerta alle associazioni riguarda anche la casa guardaboschi della Reggia di Quisisana, in viale degli Ippocastani e i locali annessi all’asilo nido Carducci, spesso utilizzati come deposito di immondizia e atti teppistici. Il canone di concessione proposto dal bando varia in ognuno dei tre casi, ma verrà abbattuto dell’80% per le attività senza scopo di lucro e di rilievo sociale o per le attività educative e culturali, di recupero di persone svantaggiate, formative, di supporto e affiancamento delle attività istituzionali di maggiore interesse per il territorio stabiese. Il contratto di concessione avrà la durata di 6 anni, prorogabile per un periodo di uguale durata previa presentazione, almeno tre mesi prima della scadenza, di un programma dettagliato di prosecuzione delle attività previste. Il bando è riservato ai soggetti giuridici, senza scopo di lucro, con lo status di Ente morale: associazione, fondazione, organizzazione di volontariato, onlus o simile. Entro il 15 maggio le associazioni potranno fare domanda di affidamento di uno dei tre immobili. E, quindi, tra pochi giorni per l’ex custode arriverà l’ora di fare le valige, accontentandosi di una casa senza piscina e vista mare.