GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




CALCIO - L'OPINIONE

Europa League: Il vento del disfattismo aleggia sul Napoli

alla ricerca dei veri problemi della squadra azzurra: Reina: “Napoli ed il Napoli hanno bisogno di amore, non di falsi sostenitori”

di Luca Cimmino
Europa League: Il vento del disfattismo aleggia sul Napoli

Villareal – Il sottomarino giallo questa volta non regala gioie al Napoli, in barba al soprannome coniato dai tifosi in pieno stile Beatles, questa volta gli uomini in giallo di vivere tutti insieme felici e contenti non ne vogliono sapere, tutt’altro, sono in assetto da guerra ed il siluro di Suarez certifica la prima sconfitta azzurra in Europa League. Tralasciando la cronaca della partita che non ha evidenziato aspetti drammatici considerando tre aspetti fondamentali come, il turn over massiccio deciso da mister Sarri, il Villareal schierato col suo 11 base fino ad includere anche il discutibile arbitraggio, sarebbe il caso di concentrarsi più sugli effetti che questa sconfitta può arrecare all’ambiente azzurro. Effetti – Reina e Sarri scongiurano qualsiasi calo, sia fisico che mentale ma un tweet dell’iperattivo portiere azzurro sui social fa capire che il vento del disfattismo inizia ad aleggiare su Castel Volturno. “Napoli ed il Napoli hanno bisogno di amore, non di falsi sostenitori” ha scritto dopo la sconfitta dello Juventus Stadium, che non ha intaccato le certezze di essere una squadra solida, tuttalpiù le ha consolidate. L’equilibrio del Napoli si regge sulla simbiosi perfetta tra tecnico, squadra e tifosi. Nella roccaforte azzurra di Castel Volturno nessuno può scalfirsi ma usciti da lì sono preda di attacchi mediatici subdoli e faziosi che provengono da una stampa che ama distruggere e non creare unione d’intenti. I veri problemi - Il male del Napoli sono i falsi tifosi, quelli mascherati da addetti ai lavori, da opinionisti falliti, da allenatori da squadra di periferia, che trovano spazio nei salotti (salotti per modo di dire) delle tv campane e non solo, con un’aria da falsi buonisti e veri disfattisti. Le loro parole sono il siero che avvelena l’aria e rischia di mandare tutto a monte. Soltanto da questo genere di persone si sentono dire frasi del tipo “3 punti in 3 partite”, soltanto da loro si sentono evidenziare i problemi e mai riconoscere i meriti. Il turn over da virtuoso è diventato vizioso, le doti riconosciute ai vari calciatori (Gabbiadini e Mertens) si sono improvvisamente trasformate in improperi sugli stessi calciatori e sul tecnico, da maghi a brocchi nell’arco di 180 minuti. Prima di pensare alle questioni di campo, bisognerebbe pensare a chi tiene sul serio alla realizzazione di un sogno e semmai estrometterlo da un ambiente, quello televisivo che tutto sembra fuorché una roccaforte azzurra. Gli editori ne guadagnerebbero in stima e rispetto dei loro prodotti, perché la critica va fatta ma va fatta con criterio e soprattutto in buona fede, non aspettando uno scivolone per dire “io l’avevo detto”.


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19-02-2016 12:15:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA