LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Estorsione ad una quindicenne, resta in carcere il baby stupratore di Pimonte

Nessuna attenuante per il nipote del boss, ai domiciliari Pasquale Scarano

di Redazione
Estorsione ad una quindicenne, resta in carcere il baby stupratore di Pimonte

Questa volta non si aprono le porte. Resta in cella il diciassettenne di Pimonte accusato di estorsione. M.D.M. , nipote di un boss, non ha una seconda chance. Ai domiciliari finisce invece il complice Pasquale Scarano. Incastrati dal video che li riprende mentre si fanno consegnare più di quindicimila euro dalla loro nuova vittima. É in una struttura per minori a Salerno il ragazzo dal passato più orribile del presente. Prima violenta una ragazzina, poi mentre si dice pentito ricatta un'altra quindicenne per estorcerle i soldi dei genitori. Protagonista di un'atra terribile storia il diciassettenne che costrinse la sua fidanzatina a subire la violenza del branco. A volte con minacce altre volte per amore. Una stessa tecnica cambiando solo la città, in trasferta dai Monti Lattari ad Amalfi. I due, sono stati fermati lunedi in Piazza Duchi Piccolomini, immediatamente dopo aver ritirato dalle mani di una ragazza di un paese costiero, la somma contante di oltre 15mila euro, che la giovane aveva sottratto dai risparmi familiari. Le indagini dei carabinieri hanno permesso di scoprire che la ragazza già in altre occasioni aveva ceduto denaro contate ai due coetanei, e che era stata costretta a farlo dietro minacce. Questa volta, però, è tutto programmato con le forse dell'ordine pronte ad intervenire. "Sono parente di un boss di camorra" le diceva per terrorizzarla, mentre era tornato libero dopo la messa in prova per lo strupro alla sua prima vittima costretta a lasciare Pimonte per paura. Altre volte, invece, la vittima sarebbe stata indotta a consegnare soldi per aiutarli a risolvere problemi economici con pericolosi pregiudicati e per paura che ci potessero essere ripercussioni per uno dei due alla quale la giovane si sentiva legata. I militari, dopo aver appreso dell'ennesimo appuntamento, hanno atteso i due ragazzi e dopo aver assistito allo scambio, sono intervenuti, bloccandoli e recuperando i soldi nascosti sotto la felpa. Condotti in caserma, sono stati dichiarati in arresto. Il 18enne ora é ai domiciliari, mentre M.D.M. ora non ci sono sconti. Questa volta per il diciassettenne sarà difficile dimostrare di "essere pentito". 
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13-10-2018 22:27:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA